Quinta volta in quarant'anni che il Crocifisso si reca in Cattedrale

In passato vari motivi hanno determinato questa scelta

MONREALE, 4 maggio - Monreale e i fedeli del Santissimo Crocifisso digeriscono come un boccone amaro i cambi di programma ai festeggiamenti del 3 maggio. Nell'ultimo quarantennio, soltanto altre quattro volte il sacro Simulacro ha avuto quale dimora provvisoria il duomo.

Misto fra fede e superstizione, un atteggiamento apotropaico spinge la comunità a ripetere i rituali legati al 3 maggio così come sono stati codificati in questi 385 anni. Una leggenda continua ad aleggiare sullo svolgimento della festa: lo spauracchio che i palermitani possano portarsi via l’amato Protettore della città se Monreale non gli renderà il giusto omaggio nel giorno del 3 maggio.

Nel 1972, le condizioni meteo cominciarono a promettere male fin dalle 14. I "Fratelli" decisero di procedere comunque con la deposizione a spalla del simulacro che fu poi condotto nel duomo, dove attese una settimana prima di compiere il percorso completo.

Altra variazione alla tradizione nel 1981, anno dell'attentato al Santo Padre Giovanni Paolo II. Dopo quello sciagurato 13 maggio, il parroco di allora, monsignor Lorenzo Bertolino, volle che il Crocifisso fosse portato in cattedrale quale segno di riconoscenza per la salvezza del Papa. La settimana successiva, il simulacro ripercorse la processione del 3 maggio in forma ridotta.

Nel 2000, come ogni anno giubilare, il Crocifisso terminò il normale percorso in cattedrale. Fece ritorno in Collegiata la settimana successiva. Lo stesso programma si ripeterà nel 2025, quando la Chiesa celebrerà il prossimo Giubileo.

Nel 1989, un'intensa precipitazione tornò a minacciare la processione. Questa volta fu ultimata in tempi record, il Crocifisso venne coperto da una sorta di tela e riportato in Collegiata addirittura prima della mezzanotte.

L'ultima deviazione al percorso imposta dalla pioggia risale al 2004. Un intermittente nubifragio flagellò il corteo ripetute volte, anche durante il momento di sosta all'Abbeveratoio. I "Fratelli" continuarono a portare in spalla il Crocifisso fino in piazza Arancio, da lì decisero di deviare verso la cattedrale. La processione fu ultimata dopo sette giorni con un percorso breve, senza la tappa all'Abbeveratoio e all'albergo delle Povere.

Adesso si valuta l’opportunità di realizzare una struttura precaria, una sorta di baldacchino da utilizzare in caso di pioggia, così da proteggere il santo simulacro, realizzato in un misto di cartapesta. Quando la moderna tecnologia verrà incontro alla tradizione monrealese, Giove Pluvio non potrà più mettersi di mezzo e il Crocifisso farà capolino in cattedrale soltanto ogni 25 anni.