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Inaugurata oggi la mostra “I Volti di Legalità”, nel ricordo di Giovanni Falcone

| Enzo Ganci | Cronaca varia

È stata realizzata dagli allievi del liceo artistico “Mario D’Aleo”

MONREALE, 23 maggio – Oggi, in occasione della “Settimana della Legalità”, nel giorno del venticinquesimo anniversario degli attentati al giudice Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli uomini della scorta, si è aperta nella prestigiosa sala Pietro Novelli presso la Galleria Civica d’Arte Moderna la mostra i “Volti di Legalità” realizzata dagli allievi del Liceo artistico Mario D'Aleo ed inserita in un progetto promosso dall’Associazione No profit le Ali della Fantasia denominato “Crescere Insieme a Scuola di Legalità”.

Presenti alla cerimonia di apertura l’assessore alla Legalità Giuseppe Cangemi, il consigliere Ignazio Davì, la dirigente del liceo Artistico D’Aleo Concetta Giannino e il presidente dell’associazione “ Le Ali della Fantasia” Massimiliano Terzo. L’assessore alla Legalità Cangemi e il consigliere Davì hanno accolto positivamente la proposta della dirigente Giannino di allestire con questi lavori una mostra permanente da ospitare nei locali del Santa Caterina dove si trova la biblioteca della legalità. Il sindaco Piero Capizzi ha dato la massima disponibilità ed ha espresso compiacimento per questa iniziativa organizzata ed inaugurata in occasione dell’anniversario della Strage di Capaci

“Questi lavori sono utili – ha dichiarato il primo cittadino- per un arricchimento culturale dei nostri giovani sul tema della legalita’ e della lotta alla mafia” I lavori, realizzati con diverse tecniche dagli allievi del liceo Artistico Mario D’Aleo, di Monreale,con la guide di alcuni docenti, in questo progetto, hanno voluto puntare l’attenzione sulla ritrattistica dei tanti martiri della lotta alla mafia. E’ stata la volontà di rendere artisticamente e in chiave creativa, una faccia, un nome, una identità e personalità. Una morfo psicologia dei tratti del viso,di uomini che spesso i giovani conoscono solamente attraverso un nome e un cognome. I ritratti degli studenti seguono una cifra linguistico-espressiva simile alle opere di Warhol nella pop art americana degli anni 70/80, dello scorso secolo,con chiare contaminazioni dovute ad effetti in digitale riproposti in pittura. La ritrattistica espressa dagli studenti,racconta creativamente,una cifra iconografica altera e ricca di contenuti linguistici ed emotivi. Diverso il discorso per i manufatti artistici dei docenti,che prendendo per mano e accompagnando gli studenti in questo percorso d’arte sociale,si sono espressi ognuno con la maturità di una personale visione artistica.

Così i volti di Falcone, Impastato, D’Aleo, Rita Atria , Libero Grassi, Rosario Giaccone, Paolo Giaccone, e tante altre figure positive e sane della più recente storia dei siciliani, diventano icone pop, icone popolari. Icone riconoscibili e riconducibili ai numerosi manifesti dei cantanti neomelodici, o alle icone religiose dei santi,che si possono riscoprire in nicchie a parete,tra i vicoli della Palermo più impregnata di popolarità-pop. L’arte diventa impegno sociale,arte che si mette al servizio della legalità e della verità documentale. Arte che segna , cataloga, colora,ricorda e restituisce dignità morfologica ad uomini e donne del novecento,tra i migliori della nostra terra di Sicilia. La mostra sarà aperta al pubblico fino al 31 maggio.

 

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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