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Monreale, avrebbe usato violenza sessuale su una donna, un medico di base rischia il processo

| Enzo Ganci | Cronaca varia

A breve l’udienza preliminare. Lui si giustifica: “Visite alla presenza del marito”

MONREALE, 23 maggio – Visite mediche che da un ambulatorio potrebbero trasferirsi in un’aula di tribunale a causa della loro natura “particolare” e che vedono coinvolto un medico di base di Monreale, accusato di violenza sessuale nei confronti di una sua paziente.

La vicenda riguarda V.C. di 53 anni, medico che esercita a Monreale e che avrebbe palpeggiato una sua assistita di 47 anni, abusando, quindi, della sua posizione di sanitario. La notizia la riporta stamattina il Giornale di Sicilia in un articolo a firma di Riccardo Arena.
Il medico è difeso dall’avvocato Giuseppe Gerbino, mentre la donna, che è pronta a costituirsi parte civile, avrà l’assistenza dell’avvocato Elvira Rotigliano. L’udienza preliminare si terrà davanti al Gup Fabrizio Molinari. A chiedere il processo è stata il pm Francesca Dessì, dopo l’incidente probatorio, sul quale fa leva l’accusa. La difesa, invece, insiste sul fatto che le visite “particolari” sarebbero avvenute (tranne in un caso) alla presenza del marito della donna, che stava seduto dietro un paravento.
I fatti risalgono ad un periodo compreso tra il 2013 ed il 2015. Secondo la versione della donna, che ha sporto denuncia alla Squadra Mobile di Palermo, con il medico si sarebbe instaurato un rapporto personale, fatto pure di frequenti telefonate a causa della condizioni di salute del figlio della donna, assistito dallo stesso medico.
Tutto sarebbe cominciato con una visita in cui sarebbe stato necessario palpare il seno e le parti intime. La cosa avrebbe arrecato molto fastidio alla donna che, a causa delle condizioni di salute del figlio e per il timore che il medico decidesse di non curarlo più, avrebbe comunque deciso di continuare a recarsi da quel medico.
“Non avevo il coraggio di ribellarmi - ha detto la donna alla Squadra Mobile - proprio perché temevo una reazione violenta da parte di mio marito”. Una sola volta l’assistita sarebbe andata da sola In un’altra occasione, come riporta ancora il Giornale di Sicilia, il medico avrebbe cercato di verificare le emorroidi, in un’altra ancora avrebbe chiesto alla donna di mettersi a quattro zampe (ma lei non lo fece) e in precedenza avrebbe pure fatto uno stranissimo discorso al marito, su chi comandasse a letto nella loro coppia e sulla fedeltà coniugale. Interrogato dal pm, V.C. ha ribadito la sua tesi: “Il mio ambulatorio è molto piccolo, il marito stava seduto dietro il paravento ma vicinissimo a noi. Escludo di aver fatto quanto mi viene contestato”.

 

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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