San Giuseppe Jato, traditi da bollette e disegni: multe a per abbandono di rifiuti

La spazzatura era stata abbandonata il 1° maggio sulla Palermo-Sciacca

SAN GIUSEPPE JATO, 4 maggio – La spazzatura gettata via racconta abitudini alimentari, affetti, tenore di vita e talvolta vizi. Così, dentro quei sacchi lasciati abusivamente sul ciglio della strada, i vigili urbani hanno trovato tracce utili per elevare sanzioni da 600 euro ciascuna.

Dall’inizio dell’anno ne sono state contestate oltre 150. E nei prossimi giorni una quindicina verranno recapitate ad altrettanti cittadini non solo jatini. Tra questi ci sono residenti a Palermo, Alcamo, Partinico, Monreale, Camporeale e Piana degli Albanesi.
Sono “accusati” di aver abbandonato rifiuti il primo maggio nelle aree di sosta della statale Palermo-Sciacca e lungo le provinciali che attraversano il territorio jatino. Nei giorni precedenti Comune e Anas, con un enorme sforzo di mezzi e risorse, avevano ripulito tutte le discariche abusive. Quintali di rifiuti per migliaia di euro di costi di smaltimento. Al termine delle operazioni di pulizia il comandante dei vigili Giuseppe Orobello aveva annunciato l’intensificazione dei controlli. E così è stato. Anche in virtù di un’apposita ordinanza emessa due anni fa dal sindaco Davide Licari, che prometteva “tolleranza zero”.

Di qui il giro di vite che ha portato all’identificazione di alcuni responsabili che si vedranno recapitare una multa da 606 euro per abbandono incontrollato di rifiuti. “Il primo maggio – racconta il comandante Orobello – ci hanno segnalato dei sacchetti abbandonati nell’area di sosta al chilometro 21,600 della Palermo-Sciacca. Li abbiamo ispezionati e abbiamo trovato una ricevuta rilasciata ad una signora per la riparazione di una collana”. Di qui, tramite una verifica all’ufficio anagrafe, i vigili sono riusciti ad individuare l’autrice della trasgressione. Procedure analoghe hanno portato ad individuare i nomi di chi aveva abbandonato i rifiuti anche lungo le sp 20, 34 e 138. Strade meno frequentate, come contrada Giambascio, che diventano discariche.

Ma a tradire gli “incivili” sono spesso disattenzioni fatali: dentro i sacchi della spazzatura finiscono, infatti, ricette mediche e ricevute di utenze domestiche, che conducono dritti a nomi e indirizzi. Ed a fornire tracce sono spesso anche degli ignari quanto innocenti bambini. Autori di disegni o di poesie dedicati a mamme e papà, ma finiti nella spazzatura. E il caso di un quaderno ritrovato dentro un sacco sulla sp34 che conduce al memoriale di Portella della Ginestra. Poco prima un podista aveva segnalato una signora a bordo di un Suv che abbandonava rifiuti.

“Dal controllo incrociato fra le tracce trovare dentro i sacchetti e le immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza – racconta Orobello – siamo riusciti ad identificare la responsabile”. Perché a chiedere “tolleranza zero” non è solo il primo cittadino, ma numerosi jatini che inviano foto e segnalazioni. “L'indignazione dei miei concittadini – spiega il sindaco Licari - è la premessa fondamentale per vincere questa battaglia di civiltà che abbiamo intrapreso con risultati che vedono San Giuseppe Jato premiato come uno dei primi comuni siciliani per percentuale di raccolta differenziata”. Si supera infatti il 70%. E sabato il Comune insieme a Legambiente collocherà dei dissuasori per scoraggiare l’abbandono di rifiuti.

(fonte e foto: vallejatonews.it)