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Il lago Poma

Emergenza idrica in provincia, tre comuni si rivolgono al Prefetto

| Leandro Salvia | Cronaca varia

San Giuseppe Jato, San Cipirello e Camporeale chiedono lo stato di calamità

SAN GIUSEPPE JATO, 13 gennaio – Emergenza idrica in provincia, tre Comuni si rivolgono al Prefetto Antonella De Miro per chiedere lo stato di calamità e l’invio di autobotti di stato. A mettere in ginocchio i Comuni di San Giuseppe Jato, San Cipirello e Camporeale sono stati sia un guasto agli impianti che l’abbassamento dei livelli delle riserve idriche.

Ad inviare la richiesta, sono stati i sindaci Davide Licari, Tonino Giammalva e Vincenzo Cacioppo, che in comune hanno le stesse fonti di approvvigionamento idrico. Nei giorni scorsi, a cause del maltempo e della neve, gli abitanti dei tre centri limitrofi avevano subito disagi dovuti ad un guasto alle rete che fornisce energia elettrica ai pozzi di contrada Figurella. “Nonostante l’Enel abbia ripristinato l’approvvigionamento alle vasche principali – scrivono i sindaci - non si riesce a tutt’oggi a riequilibrare la distribuzione idrica, a causa anche dell’abbassamento dei livelli delle riserve idriche”.

I sopralluoghi effettuati nei scorsi in contrada Ginestra, dove si trovano le altre sorgenti, avrebbero evidenziato una situazione drammatica: “La portata d’acqua – racconta l’assessore jatino, Rosario Squadrito – quest’anno si è drasticamente ridotta al minimo a causa della scarsità di pioggia degli ultimi mesi”. A detta dei sindaci “la situazione oramai persistente sta creando oltre all’emergenza idrica, anche problemi ordine pubblico. Con il rischio, perfino, di una emergenza igienico sanitaria che costringa, in assenza di rifornimenti d’acqua, alla chiusura delle scuole. L’Amap, che gestisce il servizio, non ha – infatti- autobotti a disposizione da poter inviare in soccorso.

“Così – a detta degli amministratori locali – c’è il rischio di speculazioni da parte di privati nella vendita dell’acqua”. Di qui la richiesta dello “stato di emergenza idrica” e dell’invio di almeno sei autobotti della Protezione civile e dell’Esercito italiano. “Le autobotti – spiegano i primi cittadini dei Comuni interessati - potranno rifornirsi al potabilizzatore di contrada Cicala a Trappeto, attualmente gestito dall’Amap, e porre così fine alle possibili speculazione dei privati che vendono acqua”. I sindaci hanno lanciato anche un appello rivolto ai propri concittadini: “Evitate di sprecare l’acqua, oggi ancora più preziosa”.

(fonte vallejatonews.it)

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