Il 10 maggio sarà illustrato il piano di potenziamento del poliambulatorio di Monreale

Cirignotta: "Riguarderà gli orari, il personale e le apparecchiature"

MONREALE, 15 aprile – «Il prossimo 10 maggio sarà illustrato il piano di potenziamento del Poliambulatorio di Monreale».

Lo ha affermato il manager dell’Asp 6, Salvatore Cirignotta, intervenendo all’incontro-dibattito organizzato oggi pomeriggio alla Sala della Pace sui temi della Sanità. L'appuntamento ha rappresentato la prima uscita pubblica del movimento politico-culturale "In autonomia e libertà", alla quale – come hanno detto gli organizzatori – "ne seguiranno delle altre".

«I poliambulatori – ha aggiunto Cirignotta – saranno potenziati in termini di orari, di personale e soprattutto di apparecchiature».

Il manager ha pure parlato dei programmi a breve scadenza dell'Asp, affermando come l'obiettivo sia quello di modernizzare l'azienda, attraverso un sistema informatico in grado di mettere in rete le 274 postazioni dell'Asp, in modo che possano interagire tra loro.

«A giorni – ha detto ancora Cirignotta – si concluderà la gara per la consultazione dei referti radiologici telematici, che era stata bandita da sei anni e adesso è quasi al traguardo.

Dal mese prossimo partirà il servizio di telemedicina, che sarà in grado di distribuire il servizio sul territorio. La risorse per quest'opera di informatizzazione si sono rese disponibili grazie ad una gestione oculata». Cirignotta, infine, ha smentito le voci secondo le quali l'Asp ha in previsione la chiusura dell'ospedale Ingrassia.

All'incontro ha preso parte pure il manager dell'azienda Cervello-Villa Sofia, Salvatore Di Rosa, che ha ribadito il concetto del «no ai tagli, ma tagli agli sprechi, secondo una politica che prevede posti letto ospedalieri commisurati alla necessità del territorio. Prima si assisteva alla Regione-canaglia – ha aggiunto Di Rosa, ora è avvenuta una svolta, che comporta sacrificio per una migliore gestione dei servizi. Il motto deve essere meno ricoveri e più prevenzione. Far sì che non sia un sistema ospedalecentrico, ma più decentrato, con l'importante coinvolgimento dei medici di base».