Trent’anni fa l’omicidio di Rosario Pietro Giaccone, oggi la commemorazione

Il carabiniere monrealese è stato ricordato stamattina al cimitero

MONREALE, 17 novembre - Oggi, in occasione della ricorrenza del 30° anniversario dell’eccidio del carabiniere ausiliario in congedo- Rosario Pietro Giaccone Medaglia d’oro al valor civile, ha avuto luogo la cerimonia nel cimitero di Monreale.

Dinanzi ai familiari, all’arcivescovo di Monreale, monsignor Michele Pennisi, al Comandante Provinciale dei Carabinieri di Palermo, Colonnello Antonio Di Stasio, al Sindaco avvocato Pietro Capizzi ed alle autorità civili e militari presenti, si è svolta la commemorazione del decorato. Il ricordo di Rosario Pietro Giaccone resiste, malgrado siano passati trent’anni e viene annoverato tra le figure dei servitori dello Stato che hanno sacrificato la propria vita in difesa delle leggi e dei diritti dei cittadini onesti.

Il carabiniere Rosario Pietro Giaccone, militare monrealese è stato ricordato a partire da quel 6 giugno 2006, vent'anni dopo la sua morte con il meritato riconoscimento della medaglia d'oro al valor civile consegnata alla famiglia. Nella cerimonia di Messina in occasione del 192° Annuale della fondazione dell'Arma dei Carabinieri, è stato il comandante Interregionale Carabinieri "Quilqualber", il generale Vittorio Barbato ad avere dato il via alla cerimonia di commemorazione ,con la consegna della medaglia al padre, Pietro Giaccone, con la seguente motivazione: " Giovane carabiniere in congedo veniva barbaramente crivellato da colpi d'arma da fuoco in un vile agguato, riconducibile ad una vendetta preparata nei suoi confronti da una famiglia mafiosa. Fulgido esempio di elette virtù civiche ed elevato spirito di servizio".

Da parte del Comune di Monreale, attraverso un significativo riconoscimento in collaborazione con l’ Arma dei carabinieri di Monreale il 2 maggio 2014 è stato intitolato a Rosario Piero Giaccone l’Asilo Nido di via Venero .
Torna così quel lunedì 17 novembre quando Giaccone, che aveva 26 anni, fu ucciso con un'azione da guerriglia in via Verga a Palermo. Il movente sarebbe in un episodio di sei anni prima, quando Giaccone, carabiniere ausiliario, si era ritrovato in un conflitto a fuoco con una banda che aveva assaltato la cassa del mercato ortofrutticolo di Palermo. A terra era rimasto il cadavere di un bandito, ucciso da un colpo della pistola d'ordinanza di Giaccone.

Quel rapinatore era nipote di Armando Bonanno (successivamente vittima della lupara bianca). Solo nel 1993 la Corte d'Assise di Palermo ha confermato la sentenza che riconosceva la matrice mafiosa dell'omicidio. Alla consegna del riconoscimento a Messina era presente anche la moglie Giuseppa Salamone e il fratello Giuseppe ex carabiniere. Una settimana dopo la consegna della medaglia d'oro, il 13 giugno 2006, la figura di Rosario Piero Giaccone fu ricordato a Monreale in occasione dell’intitolazione della Villa Comunale ai capitani Emanuele Basile e Mario D’Aleo ,nel corso di una partecipata cerimonia alla presenza dei vertici dell’Arma dei Carabinieri e dei familiari della vittima.