Disagi e incuria in via Salita Caputo, si lamentano i residenti

Non funziona il servizio di pulizia della strada, le erbacce infestano le scale. LE FOTO

MONREALE, 5 novembre – Un gruppo di cittadini residenti a Monreale in via Salita Caputo (recentemente rinominata dall’Amministrazione Comunale via Gesualdo Bufalino, ma mai corretta per l’opposizione dei residenti) si trova praticamente segregato in casa e vive tra l’incuria ed il degrado.

In questa via, a ridosso della Chiesa della Collegiata, percorribile solamente da una lunga scalinata a valle, partendo da via Umberto I° ed un’altra a monte scendendo da via Palmiro Togliatti, tra i residenti vi sono alcune famiglie (ben tre) i cui congiunti, aventi tutti l’autorizzazione alla legge 104 per gravi patologie deambulatorie, a causa della mancanza di una stradella di collegamento, sono costretti ogni volta che devono ricorrere a cure mediche presso gli ospedali o a dei controlli clinici, a pagare di tasca propria l’ambulanza che dovrebbe trasportarli, per non parlare di un eventuale intervento di pronto soccorso o del divampare di un incendio a causa delle erbacce che infestano la izona. Va detto, infatti, che il servizio di pulizia pubblica, benchè regolarmente pagato dai residenti, è latitante in questa zona.
Né sono servite finora le tante promesse più volte fatte e poi non mantenute dai diversi esponenti politici.
I cittadini residenti in questa zona, giorni fa, a proprie spese e con il proprio impegno hanno ripulito dalle erbacce e dai rifiuti tutta la strada con l’assicurazione da parte del Comune che i sacchi raccolti sarebbero stati rimossi, cosa che non è ancora avvenuta. Dalle scalinate in questione salgono molti turisti che si recano a visitare la Chiesa delle Croci ed assistono a questo “spettacolo”.
Una soluzione e per giunta con modica spesa e senza eccessivi impedimenti, affermano i residenti, potrebbe essere attuata in breve tempo. Si tratterebbe di costruire una bretella di circa cento metri, da attuare in un terreno incolto di proprietà comunale, che collegherebbe il tratto a monte con quello a valle consentendo in caso di bisogno l’attraversamento con una vettura o ai mezzi del servizio raccolta rifiuti.