Una struttura tensostatica per lo sport di Grisì: il percorso è avviato

Dopo il sì del Consiglio comunale si avvia la difficile macchina amministrativa

MONREALE, 18 ottobre – Quello di qualche giorno fa può essere considerato solo il primo passo, per quanto importante, di quello che dovrà essere il percorso che dovrebbe portare alla realizzazione di un impianto polivalente per la pratica sportiva a Grisì.

Con un voto unanime, espresso nel corso dell’ultima seduta, il Consiglio comunale ha detto sì all’ordine del giorno presentato dai consiglieri di “CambiAmo Monreale”, Giuseppe Guzzo ed Antonella Giuliano che costituisce un atto di indirizzo con cui l’organo consiliare dà incarico all’amministrazione comunale di attivarsi per la realizzazione dell’opera. A beneficiarne, come detto, sarà la frazione di Grisì, la più lontana in termini chilometrici da Monreale centro, ma soprattutto la meno attrezzata sotto il profilo sportivo.

Nessun impianto, infatti, sorge nella borgata, tanto che gli alunni della scuola, per la loro pratica sportiva, sono costretti ad utilizzare solo il campetto, molto malmesso, che si trova nell’area ex Baraccopoli (nella foto). E’ di tutta evidenza, però, che la pratica può avvenire solo con condizioni meteo favorevoli, mentre diventa fortemente sconsigliata, se non impossibile, quando il brutto tempo la fa da padrone.

Nell’area dovrebbe sorgere un impianto polivalente realizzato con una tensostruttura, in grado di soddisfare i bisogni della frazione, anche quelli scolastici, con qualsiasi condizione meteorologica. La struttura sarebbe a carico del ministero delle Infrastrutture, ma per essere realizzata necessita di un progetto esecutivo.
I tempi adesso non sono lunghi: entro febbraio 2017, se si vuole che il “sogno” continui il progetto deve essere inserito fra quelli che il Coni, che in questa vicenda fa da intermediario, presenterà al ministero nell’elenco in grado di soddisfare il progetto cosiddetto “Sport e periferie” con cui il governo, sfruttando la legge 185/2015, tende a riqualificare o a creare ex novo strutture sportive in aree particolarmente svantaggiate del Paese. Il progetto, pertanto, dovrebbe essere presentato con ragionevole celerità.

Probabile che venga ripreso un vecchio progetto presentato alcuni anni fa sempre al Coni, che prevedeva una struttura tensostatica in Pvc, i cui costi (al momento presunti) oscillano fra i 300 e i 500 mila euro. Sarebbe una bella vittoria per tutti: per Monreale, per il suo territorio e per lo sport.