Riprendiamo la rotta sui diversabili

Riceviamo e pubblichiamo...

MONREALE, 15 ottobre – La legge 104 è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 39 del 17 febbraio 1992. A detta di tanti, una delle migliori leggi a tutela dei disabili in ambito europeo. Ad oggi largamente inapplicata.

A tutt'oggi davanti ai soggetti diversabili e le loro famiglie si stagliano tutti gli ostacoli possibili e per fronteggiarli hanno a disposizione molta paura e alcune armi. La paura è quella di non farcela, e le armi a ben guardare sono le stesse della letteratura: nominare le cose, percorrerle, trasfigurarle, lasciarle andare. Io sono un sostenitore del fare rete ma a volte capire chi regge chi è difficile dirlo: ci si muove tra fisioterapisti e specialisti medici vari, ma soprattutto tra burocrati, presidi, bidelli, insegnanti e compagni di classe, barcollando o danzando, ma sempre stringendo nel pugno una parola difficile che comincia per «H», e che sembra impossibile far germogliare.
Perché se hai tatuato addosso il numero 104 e vivi in un mondo «che non ha proprio la forma della promessa», mettere un passo dopo l'altro diventa ogni giorno piú difficile. A volte mi chiedo se come comunità (Monreale), ma anche come società in generale: stiamo tornando indietro o andando avanti? Quando si è in navigazione da tanti anni si può anche perdere la rotta. Ecco per cui chiedo al nostro sindaco di riprendere la rotta che consenta di intersecare il percorso dei diversabili che sono uomini e donne con gli stessi diritti di tutti noi.
Sono un estimatore da tempi non sospetti del recente premio Nobel per la letteratura Bob Dylan e qui voglio riprendere in parte alcune sue parole: " Quante strade deve percorrere un uomo prima di essere chiamato uomo?...La risposta, spero tanto, non se ne vada nel vento".

* Garante dei diritti dei diversamente abili del Comune di Monreale