Il Comune versa il secondo milione nelle casse dell’Amia

L'accordo transattivo per un totale di 3 milioni di euro è stato siglato nel 2015

MONREALE, 23 settembre -Nel mese di giugno del 2015 era stato raggiunto l’accordo transattivo che ha determinato il pagamento della prima annualità del debito da ripianare con l'ex municipalizzata per i rifiuti conferiti nella discarica di Bellolampo. Adesso è il momento di scucire materialmente il secondo milione di euro, per la seconda annualità.

È dello scorso 20 settembre, infatti, il provvedimento con cui il Comune di Monreale versa nelle casse dell’Amia spa in liquidazione, sotto curatela fallimentare, la somma di un milione di euro, che copre l’annualità 2016 e soprattutto riduce di due terzi il debito nei confronti della società che curava lo smaltimento dei rifiuti a Palermo, dovuto all’utilizzo della discarica di Bellolampo per il periodo compreso tra il 1998 ed il 2005.
Sulla questione legata al debito, come Monreale News ha scritto in diverse occasioni, era nata una disputa legale tra i due Enti, che si era conclusa, il 16 giugno del 2015, con il raggiungimento di un accordo transattivo da tre milioni di euro, contro i dieci vantati dall’Amia.

La disputa legale, come molti ricorderanno, aveva determinato nel primo grado di giudizio una vittoria parziale del Comune, che si era visto dare ragione dal tribunale poiché il conferimento dei propri rifiuti nella discarica di Bellolampo nel periodo compreso tra il ’98 ed il 2005 sarebbe avvenuto “in assenza di contratto” e pertanto, proprio per questo motivo, l’Amia non avrebbe avuto nulla a che pretendere. Lo stesso Comune, però, visto che l’ex municipalizzata aveva intentato un’altra causa contro l’amministrazione monrealese, temeva che, poiché l’utilizzo della discarica comunque era avvenuto, potesse configurarsi l’ipotesi di “indebito arricchimento”. Decisione questa intravista anche dalla precedente amministrazione, a guida Di Matteo, che aveva inserito prudenzialmente nel listone dei debiti da estinguere con il piano di riequilibrio pluriennale anche i dieci milioni da sborsare in caso di eventuale sconfitta giudiziaria contro l’Amia.

Da qui, pertanto, la decisione del 2015 di raggiungere un accordo che, come detto, si era materializzato nello mese di giugno dello stesso anno. La somma – era stato concordato – sarebbe stata corrisposta in tre soluzioni eguali, di cui la prima entro 30 giorni dalla erogazione all’Ente da parte del Fondo di Rotazione conseguente all’approvazione ed il cui pagamento effettivo è stato pertanto effettuato nel mese di settembre 2015. La seconda, cioè quella del corrente anno, entro 360 giorni dal pagamento della prima rata, mentre la terza, ed ultima, a 720 giorni sempre a partire dalla data di pagamento della prima rata.