Verso una gestione commissariale dello Stato per risolvere il nodo dei siti inquinanti, sanzionati dall’Ue

La vicenda riguarda anche Monreale per via della discarica di Zabìa

ROMA, 22 settembre – Potrebbe subentrare una gestione commissariale nella vicenda dei siti inquinanti per i quali l’Unione Europea ha sanzionato l’Italia e nella quale è coinvolto anche il comune di Monreale per via della discarica di Zabìa.

Ieri, nella sede del ministero dell’Ambiente, si è svolto un incontro al quale hanno preso parte i comuni interessati, che ha proprio indicato questa strada. Il vertice ha evidenziato la scelta del ministero di ricorrere ad un commissario per provvedere alla risoluzione del problema e consentire quindi la messa in sicurezza dei siti, in modo da stoppare le progressive multe che l’Unione Europea continuerà ad infliggere allo Stato in caso di ulteriore mancata regolarizzazione dei siti.

La posizione di Monreale non è sembrata pesante, in considerazione del fatto che il comune aveva già presentato il piano di caratterizzazione, che nello scorso mese di novembre era stato approvato dalla Regione. Nel mese di aprile, poi, la giunta aveva poi impegnato le somme necessarie.

“La nomina di un commissario – fa sapere il sindaco Piero Capizzi – sarebbe davvero un toccasana per uscire da questa situazione di impasse ed imprimere una notevole accelerata al problema. Noi da parte nostra abbiamo già messo in atto i compiti che toccavano al Comune e rispettato la tempistica. C’ ottimismo pure sulla questione di una ipotetica rivalsa che lo Stato potrebbe chiedere a cascata sulle Regioni e queste, a loro volta, sui comuni, dal momento che l’orientamento del Tar sembra escludere uno scivolamento delle responsabilità su questi ultimi. La questione sarà affrontata nel merito dal Tar Lazio nel febbraio dell’anno prossimo”.