Partecipato l'incontro organizzato da Arci Link sui temi della mafia

Diverse decine di giovani hanno seguito l'esposizione dei relatori

MONREALE, 2 aprile – Si è svolto in maniera partecipata l’incontro organizzato dal collettivo Arci Link a Villa Savoia sui temi della mafia. Diverse decine di giovani hanno preso parte all’iniziativa, cui, come hanno sottolineato gli organizzatori, ne faranno seguito delle altre.

Ad alternarsi al microfono c'erano il magistrato Franca Imbergamo sostituto procuratore generale presso la Corte d'Appello di Caltanissetta, il consulente informatico della Procura di Palermo, Gioacchino Genchi, Umberto Di Maggio, coordinatore regionale di Libera Sicilia; Anna Bucca, presidente dell'Arci Sicilia e Calogero Parisi, numero uno della cooperativa sociale "Lavoro e non solo" che gestisce un'azienda agricola che lavora dal 2000 terreni confiscati a Cosa Nostra proprio a Monreale e Corleone.

"Il nostro Paese è malato – ha detto la Imbergamo a proposito della corruzione che attanaglia la pubblica amministrazione – L'inchiesta di Mani Pulite ha cercato di portare il livello della pubblica amministrazione lontano dalla corruzione. Colpire la corruzione significa corrompere la cattiva politica. Adesso il Paese sta tornando indietro a grandissima velocità".

"L'apparente tranquillità , che si manifesta con il non verificarsi da tempo di delitti eclatanti – ha aggiunto il consulente informatico Genchi – rappresenta l'apoteosi del mondo criminale". Genchi è poi tornato sulle indagini del periodo successivo le stragi del '92, affermando come ci fosse allora un rapporto organico tra Leoluca Bagarella e l'arcivescovado.

L'incontro era stato preceduto da episodi singolari che gli organizzatori avevano qualificato come intimidatori, poiché sulle locandine che pubblicizzavano l'evento i nomi dei relatori erano stati ritagliati chirurgicamente.

 

Nella foto: un momento dell'incontro