“Catturandi - nel nome del padre” su Raiuno, scene girate anche a Monreale

La fiction è andata in onda a partire da ieri sera. LE FOTO

MONREALE, 13 settembre – C’è anche Monreale fra i luoghi in cui è stata girata la fiction “Catturandi - nel nome del padre”, in onda anche stasera in prima serata su Raiuno. La prima puntata era stata trasmessa ieri sera, sulla stessa rete.

In sei puntate, la nuova serie va in onda, come detto, su Rai1, alle 21:10 (a partire da ieri), con raddoppio oggi, e poi a seguire tutti i lunedì.
A Monreale è stata girata la scena di un attentato sventato alla figlia di uno dei protagonisti, Tito Vergani, un uomo d’affari milanese, venuto in Sicilia per gestire un grosso appalto legato all’eolico. Ieri sera, invece, tra le location scelte c’era quella di Piano Tavernelle sulla SS 186 e di Pioppo.

Ieri sera la fiction ha conquistato 3.477.000 spettatori pari al 14.86% di share, pur in concorrenza con l’atteso concerto dei Pooh, in onda su Canale 5.
“Catturandi - nel nome del padre' "è una serie che racconta una mafia siciliana che non è più quella del pastore che bada alle pecore, ma è sempre più radicata nelle istituzioni". In questa fiction corale con un maxi cast Alessio Boni presta il suo bel volto ad un affascinate economista milanese di livello internazionale, Tito Vergani: "Scende a Palermo - racconta - per concludere un investimento sulle pale eoliche, portandosi dietro la recalcitrante ma amatissima figlia Alina (Marta Gastini). La duplicità dei caratteri è un punto focale di ogni personaggio, buono o cattivo, per qualcuno emerge in maniera brutale, per altri in modo sottile".

Tito è freddo, calcolatore, ambiguo e seducente. Stavolta l'epica lotta tra Stato e mafia è raccontata dal punto di vista di una squadra d'élite della polizia deputata all'arresto dei grandi latitanti a Palermo.
Co-prodotta da Rodeo Drive e Rai Fiction, la fiction è diretta da Fabrizio Costa, scritta da Luca Rossi e Alessandro Fabbri. Catturandi segue le vicende di una squadra guidata da Palma Toscano (Anita Caprioli), impegnata nella caccia all'ultimo capo della più potente organizzazione criminale del mondo, Natale Sciacca (Vincenzo Amato). Una donna determinata con una ferita che non si è mai rimarginata e condiziona la sua vita. Massimo Ghini è il vicequestore Valerio Vento, Leo Gullotta è l'avvocato Ruggero Mazzamuto, rappresentante del 'mondo di mezzo'.