Rifiuti: oggi discarica off limits, da domani si torna a Bellolampo

Frattanto il Tar toglie il servizio alla Ecogestioni e lo affida alla “Mirto”

MONREALE, 31 luglio – Riaprirà i cancelli domani la discarica di Bellolampo, presso la quale i 28 comuni della provincia di Palermo, e fra questi Monreale, potranno tornare a conferire. Nei due giorni appena conclusi, come avevamo anticipato, l’abbancamento è avvenuto nella discarica di Melilli.

Il fatto non ha certo giovato al ripristino della normalità per quel che riguarda lo smaltimento, considerato che presso il sito in provincia di Siracusa, di proprietà di “Cisma Ambiente spa”, il conferimento non è potuto avvenire in maniera completa, ma parziale. Va tenuto conto, inoltre, che dopo i due giorni di autorizzazione allo sversamento, conclusi ieri e in attesa del ritorno a Bellolampo, previsto per domani, il conferimento ha dovuto registrare una giornata di stop nella giornata di oggi.
Situazione critica, quindi, per alcune zone della periferia e fra queste Piano Geli e Pezzingoli, mentre il carico delle postazioni di Giacalone ha registrato fortunatamente un notevole “alleggerimento”. A partire da domani, quando il conferimento potrà tornare a Bellolampo, la situazione dovrebbe gradualmente rientrare verso la normalità.
Frattanto, il Tar di Palermo, con una sentenza già esecutiva, ha accolto il ricorso presentato dalla ditta “Mirto” di San Cipirello che aveva impugnato la delibera con la quale, nel maggio scorso, era stato affidato per sei mesi l’incarico alla Ecogestioni, che già in precedenza si era aggiudicata la gara relativa al servizio di raccolta, per aver presentato la migliore offerta (la Mirto si era piazzata al secondo posto).
Il tribunale amministrativo, in pratica, ha affermato il principio che vuole la rotazione dell’affidamento dell’appalto, revocando in pratica l’incarico alla Ecogestioni. La ditta ha già preannunciato che, assieme al Comune, presenterà appello.
Frattanto, nei prossimi giorni, il servizio passerà alla Mirto che si avvarrà dello stesso personale, in virtù della clausola sociale che era stata inserita nel bando di gara e che era finalizzata al mantenimento dei posti di lavoro degli addetti che avevano già svolto il servizio precedentemente.