Incendio del 16 giugno scorso, dal Comune ribadiscono: quell’area non è nostra

Gli uffici mettono nero su bianco, rispondendo alle richieste di Capizzi

MONREALE, 9 luglio – L’area sulla quale si è sviluppato l’incendio del 16 giugno scorso non appartiene al Comune e non è mai stata nella sua disponibilità. Questo è ciò che affermano gli uffici del municipio, rispondendo alla richiesta del sindaco Piero Capizzi, che aveva chiesto approfondimenti sulla questione.

La superficie, secondo quello che affermano l’Area Gestione del Territorio, guidata da Maurizio Busacca e quella della Gestione delle Risorse, Ufficio Patrimonio, al cui vertice c’è il segretario comunale, Domenica Ficano, non appartiene dunque al comune, ma al Demanio della Regione. Anzi, tocca proprio a quest’ultima realizzare un’efficace opera di bonifica, dopo quella data infame dell’incendio, che ha ridotto l’area ad un ammasso di sterpaglie bruciate. Sull’argomento, infatti, Capizzi ha inviato al Servizio Patrimonio della Regione una richiesta di intervento urgente nell’area che “fiancheggia civili abitazioni ed attività produttive, ma soprattutto è a ridosso di due scuole materne che il 16 giugno sono state evacuate d’urgenza in via precauzionale per l’improvviso propagarsi delle fiamme”.

L’area, come afferma l’Area Gestione del Territorio, “non risulta essere di proprietà comunale, non risulta essere stata utilizzata dal Comune di Monreale e non risultano essere stati eseguiti lavori su di essa”.
Né, secondo quanto affermano gli uffici, attribuirebbe la proprietà al Comune il verbale redatto il 2 dicembre 1998, che, proprio come recita lo stesso documento, sarebbe piuttosto da considerare soltanto come un atto “finalizzato all’individuazione delle procedure da adottare per la materiale consegna del bene e regolamentazione della relativa concessione”. Un atto, in sostanza, con il quale la parti concordarono “le operazioni tecniche ed amministrative per la materiale consegna del bene al fine di trasferire sulla predetta area il mercato ortofrutticolo”. Un atto propedeutico, in pratica, non seguito dal passo successivo, quello della materiale consegna.

La cosa, volendo fare un passo indietro, potrebbe trovare spiegazione, ma questa è solo una supposizione, nel fatto che a firmare quel verbale per conto del Comune fu l’assessore al Bilancio “pro tempore”, Salvatore Porrovecchio, qualche tempo dopo poi dimessosi, prima della sfiducia all’amministrazione di allora, a guida Salvino Pantuso, che avrebbe di conseguenza interrotto le interlocuzioni con la Regione.
Successivamente, il 24 maggio 2007, la ditta Spinnato Giuseppe avanzava una richiesta al Comune di concessione in uso di una porzione di terreno adiacente alla SS186 “ex area mercato ortofrutticolo”, a seguito della quale il dirigente del tempo, Salvatore Marino inviava per competenza la richiesta all’Agenzia per il Demanio della Regione Siciliana. Richiesta della quale al Comune è sconosciuto il seguito.