Si chiudono le pendenze con la Mediterranea Engineering per il progetto del tribunale: il Comune pagherà 95 mila euro

Sottoscritta la transazione con l’impresa che vantava 409 mila euro di credito

MONREALE, 7 luglio – L’idea di realizzare un nuovo tribunale nei locali dell’ex mobilificio Mulè era scomparsa da tempo. Restavano però delle pendenze rilevanti con la società che quel progetto, poi fallito, lo aveva realizzato.

Adesso, dopo sedici anni di controversie e di carte bollate, il Comune mette fine ad una disputa legale con la Mediterranea Engineering, concludendo una transazione che mette una pietra tombale sula vicenda. A fronte di un credito di 409 mila euro, al quale andavano aggiunti l’Iva e le spese legali, il Comune, proprio in virtù della transazione raggiunta, pagherà la somma di 95.000 euro e la pagherà praticamente subito, cioè nel giro di venti giorni.
La storia nasce nel 2000, quando l’amministrazione Caputo conferiva alla Mediterranea Engineering l’incarico di redigere un progetto per realizzare gli uffici giudiziari nel Comune di Monreale presso i locali dell’ex mobilificio Mulè, ubicato in fondo alla via Venero, che era stato acquisito al patrimonio comunale durante gli undici mesi dell’amministrazione Pantuso, nel 1998.
Il progetto, però, come è noto, non vide mai la luce, nel senso che il nuovo tribunale monrealese non fu mai realizzato per una serie di motivi, col risultato che la Mediterranea Engineering, rappresentata dall’ingegnere Giovanni Di Fisco vantava un credito nei confronti del Comune di 409 mila euro.
Adesso, pertanto, la disputa sembra avere trovato il suo epilogo, anche perché, come è noto, presso la struttura operano l’associazione anziani “Auser” e la scuola di danza “News Stars Dance”, che, proprio nei giorni scorsi, hanno raggiunto un accordo con il Comune per occupare a tiolo oneroso i locali da loro occupati.
Il Comune, peraltro, nel dicembre del 2012, per volontà del Consiglio comunale, aveva provato, senza successo a vendere i locali dell’ex mobilificio Mulè, dalla cui cessione contava di incassare 2,7 milioni di euro.