Furto sacrilego al Santuario di Tagliavia: portati via oggetti sacri d’argento ed anche un’ostia consacrata

L’azione nella notte tra giovedì e ieri. Sporta denuncia ai carabinieri

MONREALE, 18 giugno – Furto al Santuario di Tagliavia, che si trova nei pressi di Corleone, appartenente alla diocesi di Monreale. Nella notte tra giovedì e ieri, sono stati portati via una cornice d’argento ed altri oggetti di valore, sempre d’argento, preziosi soprattutto per la loro antichità.

A fare a scoperta è stato ieri mattina il personale della diocesi, che di buon mattino ha aperto il santuario, solitamente meta di numerosi fedeli che vi si recano per pregare e per partecipare alle funzioni religiose.
Per l’avvenuto furto è stata già sporta denuncia da parte del rappresentante legale del santuario Salvatore Zanca, che si è presentato ieri presso la stazione dei carabinieri di Corleone.
Fra gli oggetti trafugati ci sono una cornice d’argento di valore che nel 2000 aveva auto un costo di nove milioni di vecchie lire, un secchiello per acqua benedetta sempre in argento sbalzato e cesellato, un calice in oro e argento, ricavato con l’oro degli ex voto, una patena in oro, materiale che era custodito negli armadi posti dietro l’altare del Santuario.
Inoltre è stata forzata la porticina del tabernacolo dell’altare maggiore, dove erano custoditi una pisside in oro e argento risalente alla seconda metà del XVIII secolo. Infine sono state asportate due teche in metallo di poco valore commerciale, ma che contenevano l’ostia consacrata, che è stata pure asportata.
Tutto il materiale è sotto copertura assicurativa, ma il fatto sacrilego resta. Il Santuario è dotato di impianto di videosorveglianza, limitatamente, però, all’interno della chiesa. E sono state proprio le immagini registrate dalle telecamere, già visionate dagli inquirenti, a dimostrare come ad effettuare il furto siano state due persone che si sono introdotte all’interno della chiesa col volto travisato e muniti di guanti in lattice. Il furto sarebbe avvenuto tra l’1.45 della notte e le 2.10.