Il problema dei residenti di Ficuzza, divisi tra Monreale e Corleone

Chiedono di lasciare il comune normanno: “Ci sentiamo abbandonati”

MONREALE, 17 giugno - La questione è annosa e al momento non sembra avere una soluzione imminente, se non quella di “vedremo”.

Riguarda la borgata di Ficuzza, dove sorge la reggia borbonica e dove vivono tanti residenti che hanno un grosso problema di natura amministrativa, ma soprattutto pratica. La borgata, in sostanza, appartiene al vastissimo territorio del Comune di Monreale, il secondo in tutta la Sicilia per estensione, anche se “geograficamente” il comune più vicino è quello di Corleone. Anzi, per alcuni tratti è come se fosse divisa in due: parte a Monreale, parte a Corleone. Un po’ come succede a San Giuseppe Jato nella zona della SP 20: anche questa giuridicamente appartiene a Monreale, pur essendo a due passi dal centro abitato del comune jatino. Lì i cittadini hanno dato vita ad un comitato, con tanto di carte bollate, per ridiscutere i confini.

A Ficuzza la situazione è ancora ad una fase anteriore, ma le lamentele sono già tante: per un qualsiasi problema i residenti devono recarsi a Monreale, sfidando i chilometri e le insidie di una strada in pessime condizioni, per la cui ristrutturazione è intervenuto a più riprese anche l’arcivescovo di Monreale, Michele Pennisi, chiedendo interventi.
Adesso arrivano le Proteste da parte di uno dei rappresentanti del borgo di Ficuzza, Giulio Pillitteri, per lo stato di abbandono in cui versa la frazione da parte del comune di Monreale. La borgata, secondo il suo parere, “paga la suddivisione territoriale tra i comuni di Corleone e Monreale e l’Azienda Foreste”.

In una nota, Pillitteri lamenta il fatto che “più volte è stato chiesto un incontro con Monreale che puntualmente ha disertato. Non è più tollerabile l'abbandono e l'indifferenza che vivono i cittadini di Ficuzza da parte del Comune di Monreale il quale non fa ormai da anni la semplice manutenzione delle strade e di alcune delle vie all'interno della borgata – continua Pillitteri. Monreale percepisce delle somme provenienti da tasse che pagano i cittadini di Ficuzza per avere servizi inesistenti”. Nel comunicato, è lo stesso Pillitteri a chiedere con forza al sindaco di Monreale, Piero Capizzi, “che passi tutta la territorialità al comune di Corleone affinché i borghigiani abbiano i loro diritti e i loro servizi, sistemando anche la situazione cimiteriale in modo che le competenze siano tutte del comune di Corleone”.

“E’ una questione annosa – fa sapere Capizzi dal canto suo – Siamo dell’idea che serva l’istituzione di un tavolo tecnico per porre l’attenzione sulla vicenda nella prospettiva di individuare delle soluzioni che possano correttamente contemperare le esigenze di entrambi i comuni”.
Se le intenzioni dei due comuni avranno un seguito, quindi, Piero Capizzi e Lea Savona si siederanno attorno ad un tavolo per discutere della “grana” Ficuzza.