Le rimpatriate tra vecchi compagni di scuola: spirito goliardico o nostalgia canaglia?

Lo spunto per riflettere simpaticamente lo offre il raduno dei ragazzi della VF del “Parlatore”. LE FOTO

PALERMO, 16 giugno – E alla fine si sono rincontrati. Perchè sul tema delle rimpatriate fra vecchi compagni di scuola vi sono due correnti di pensiero.

La prima che asserisce che questi eventi servono, prima di tutto alla memoria, poi allo spirito, al corpo ed infine al cuore e la seconda che afferma, con certezza matematica, che i raduni scolastici, dopo decenni, altro non sono che l’anticamera del cimitero. Due ipotesi valide, nulla da eccepire ma i nostri prodi hanno scelto la prima. Hanno scelto di rivedersi, di riabbracciarsi, di toccarsi come ad accertare l’identità e l’appartenenza. E per smentire la seconda cimiteriale ipotesi si sono presentati tirati a lucido, anche se in molti, in fatto di capelli, avevano poco da tirare. Li ho voluti mettere insieme, come una volta, ma mai mi sarei aspettato di vederli così integri e autoironici, come 35 anni fa. Per uno che dice di essere un principe con tanto di corona tutti gli altri glielo hanno fatto credere. Anche questo d’altra parte è volere bene.

E poi a guardarli attentamente nessuno di loro ha voglia di lasciare questo mondo mi sembrano longevi e con tanta voglia di combinarne ancora di marachelle, nonostante l’età. Orgogliosi perfino di una coppa vinta arrivando primi e battendo tutti e ancora gelosamente ben conservata. Una squadra di calcio tirata fuori da una classe compatta e granitica. Emozioni, lacrime e sorrisi, che si sono interrotti improvvisamente quando uno di noi ha comunicato agli altri che lavora al comune di Palermo ai servizi cimiteriali. E allora il dubbio della seconda teoria delle rimpatriate è tornato ad essere un incubo.
Ecco la foto che ritrae i ragazzi della V^ F dell’Istituto Tecnico Filippo Parlatore, che si sono diplomati nel 1981 e che non hanno voluto mancare all’appello, presso “La Vucciria” di Belmonte Mezzagno locale che li ha ospitati e il cui nome ben si adatta alla serata trascorsa insieme.
La foto da sinistra verso destra. In piedi: Giacomo Lo Giudice, Maurizio Ganci, Salvatore Augello, Giovanni Piampiano, Giuseppe Catania, Salvatore Pullarà, Totò Caltagirone, Giuseppe Cimò, Francesco Dentici, Paolo Vizzini, Giampiero Butticè, Antonino Scebba. Seduti: Marcello Nuccio, Salvatore Di Pisa, Guido Fiorentino, Ninni Broggi, Vittorio Cannata, Emilio Di Benedetto, Benedetto Giusino.