“Nessuno mette la polvere sotto il tappeto, lottiamo per fare risollevare il Comune”

Il sindaco Capizzi replica a Giacopelli: “Dichiarazioni faziose, se fatte da persona qualificata”

MONREALE, 18 maggio – “Mettere la polvere sotto il tappeto è un’abitudine che non mi appartiene per cultura e per convinzione”. E’ piccata la replica del sindaco Piero Capizzi alle dichiarazioni rese stamattina dal sindacalista Nicola Giacopelli, segretario aziendale della Cisl, Funzione Pubblica”.

“Avrei compreso queste affermazioni se mi fossero pervenute da un cittadino – dice il sindaco – ma se invece arrivano da un sindacalista e dipendente comunale, che ha partecipato a diversi tavoli ed ha condiviso tanti percorsi su tematiche importanti e delicate come quella del riequilibrio del bilancio, mi sanno tanto di una faziosità che non è propria dell’amico Giacopelli. Ecco perché sono stupito da queste esternazioni: proprio perché provengono da una persona qualificata.

Sappiamo benissimo e Giacopelli lo sa pure – prosegue Capizzi – che la situazione è critica e che si incontrano ogni giorno mille difficoltà derivanti dai 32 milioni di esposizione debitoria del comune, peraltro non ascrivibili alla mia amministrazione, ma siamo consapevoli di ciò che stiamo portando avanti e convinti che il Comune si riprenderà.
Avremmo potuto subito gettare la spugna, come è avvenuto in altri comuni e dichiarare il dissesto – dice ancora il primo cittadino – ma abbiamo proferito scegliere un’altra strada, molto più difficile e intraprenderla a viso aperto. Altrimenti al comune di Monreale non ci sarebbe stato spazio per i precari, 24 dei quali sono stati stabilizzati, unico esempio in Sicilia, pur in regime di predissesto. Ed invece ci siamo presentati al Ministero per rimodulare un piano di riequilibrio che altrimenti avrebbe avuto il destino segnato e che, invece, è stato approvato. E tutto questo Giacopelli lo sa.

Così come sa – conclude il sindaco – che garantiamo servizi essenziali a tutti i cittadini, come quello della raccolta dei rifiuti, anche se il 50 per cento dei cittadini non paga la Tari e serve a garantire proprio quel servizio e che abbiamo delle spese consolidate a fronte di entrate non corrispondenti all’accertato. Nessuno ha mai detto che la situazione è florida ed il dissesto può essere sempre dietro l’angolo, ma siamo qui a lottare giorno per giorno, sapendo di farlo per il bene della nostra città”.