Appello dell’Anci ai Comuni: fare rete per accedere ai fondi comunitari

Avviso per la costituzione di un elenco di enti privati per supportare rapporti di partenariato

PALERMO, 5 maggio – I Comuni siciliani potranno siglare un accordo di partenariato con l'Anci Sicilia per fare rete con degli operatori esperti nel settore e accedere più facilmente ai fondi comunitari.

E' questo in sintesi l'obiettivo che si prefigge l'associazione dei comuni siciliani che con un avviso pubblico indirizzato anche al sindaco di Monreale Piero Capizzi promuove la creazione di un elenco di enti privati che possano supportare, con il coordinamento della stessa Anci, la costituzione di partenariati con tutti i comuni siciliani per l’utilizzo dei fondi comunitari, nazionali (PON) e regionali (POR) per il periodo di programmazione 2014-2020.

L’iniziativa, che vedrà l'associazione coinvolta in primo piano in un ruolo operativo e di coordinamento nell’assistenza ai comuni anche attraverso il contributo delle associazioni, società e fondazioni, che entro il 16 maggio aderiranno all’avviso, mira a incrementare la partecipazione degli Enti locali e a rafforzare il loro ruolo d’impulso per lo sviluppo del territorio regionale.

In un contesto finanziario “drammatico per i comuni dell’Isola”, infatti, questo “piano” rappresenterebbe lo strumento più idoneo per offrire un supporto agli amministratori in tutto l’iter amministrativo e gestionale, che va dalla progettazione alla rendicontazione, e la “spinta” che potrebbe consentire quindi l'impiego di maggiori risorse in quei progetti dal forte impatto territoriale e lo scongiurare del fenomeno del disimpegno di risorse comunitarie, così come accaduto nel 2015.

Ad avvalorare le considerazioni dell'Anci anche una recentissima ricerca del CGIA di Mestre che ha bocciato l’Isola sull’uso dei finanziamenti europei. Secondo tale rapporto, aggiornato allo scorso 31 dicembre, infatti, la certificazione della spesa del Fondo europeo per lo sviluppo regionale e del Fondo sociale europeo è ben al di sotto della media nazionale.

Si tratta, quindi, di una iniziativa che vuole sostenere i comuni di piccola e media dimensione demografica, che incontrano enormi difficoltà nella partecipazione e nell’accesso ai bandi a causa dell’assenza di progetti e della mancanza di personale qualificato capace di seguire le diverse fasi procedurali, ma che al contempo tende a favorire l’attuazione dei nuovi strumenti su cui si fonda la programmazione 2014-2020, come lo sviluppo territoriale di tipo partecipativo (CLLD) e gli investimenti territoriali integrati (ITI).

L’avviso sarà utile a selezionare soggetti privati, tra cui società, associazioni, fondazioni, che abbiano le competenze tecniche indispensabili per dare continuità nell’iter di impegno delle risorse europee, nazionali o regionali e che abbiano maturato un’esperienza ragguardevole nella presentazione di nuovi progetti.

“Obiettivo dell’iniziativa sarà attivare una procedura finalizzata a garantire la massimizzazione delle ricadute economiche sul territorio siciliano – hanno dichiarato Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente presidente e segretario generale di Anci Sicilia – prendendo in considerazione le potenzialità e le esigenze locali e considerando priorità tematiche quali la salvaguardia delle risorse ambientali, la tutela del paesaggio, la promozione dell’occupazione e dello sviluppo urbano e territoriale integrato sostenibile passando per la valorizzazione dei nostri beni culturali e naturalistici e per lo sviluppo tecnologico e turistico”.

“Sarà uno strumento finalizzato a promuovere lo sviluppo locale e territoriale attraverso un’azione di tipo partecipativo – ha dichiarato Palo Amenta, vice presidente di Anci Sicilia con delega alle politiche sociali e di sviluppo- in quanto intendiamo coinvolgere le comunità locali anche attraverso i Gruppi di Azione Locale (GAL), costituiti da rappresentanti degli interessi socioeconomici locali pubblici e privati, affinché contribuiscano al conseguimento degli obiettivi della Strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva”.

“L’Anci Sicilia vuole così favorire da un conto, economie di scala e dall’altro uno standard progettuale qualitativamente elevato – concludono Orlando e Alvano – vogliamo raccogliere ogni proposta di partenariato che venga dai comuni siciliani o da qualunque altro ente pubblico a partire da quelli con cui, nel corso di questi ultimi anni, la nostra Associazione ha siglato protocolli d’intesa. Ci rivolgiamo, innanzitutto, alle Università siciliane e a tutti gli altri enti di innovazione e di ricerca ma anche agli ordini professionali. In questo percorso l’Anci Sicilia ha intenzione di affermare il proprio ruolo di rappresentanza dell’intero sistema degli enti locali coinvolgendo così sin dal loro avvio liberi consorzi e città metropolitane e in tale contesto l’ente di area vasta, anche per la presenza al suo interno di personale qualificato, può svolgere con l’AnciSicilia un ruolo decisivo per progettualità e accesso ai fondi”.