“Inaccettabili certi termini sulla Polizia Municipale, occorre una verifica”

Il sindaco Piero Capizzi interviene sulla questione dei blocchetti delle multe

MONREALE, 20 aprile – La questione del Comando di Polizia municipale sarà al centro di un’attenta verifica politica subito dopo la festa del SS.Crocifisso. Sarà un confronto nel quale dovranno emergere soluzioni per alcune problematiche che rendono più difficile l’efficacia del lavoro dei caschi bianchi.

Ad annunciarlo è il sindaco Piero Capizzi, intenzionato più che mai a rendere efficiente un importante apparato della macchina comunale, spesso, a torto o a ragione, al centro di numerose critiche e che, ancora più spesso per problemi di organico, non sempre ha avuto la possibilità di soddisfare le richieste della cittadinanza.
“Dovremo parlarne con franchezza e con lucidità – dice Capizzi – per mettere il Corpo di Polizia Municipale nelle condizioni di lavorare al meglio, così come faremo di tutto per eliminare quelle forme incancrenite di inefficienza che gettano sull’intero Corpo delle ombre pesanti che non giovano a nessuno e soprattutto mortificano chi, invece, ogni giorno e con senso del dovere svolge il proprio lavoro nel migliore dei modi.

Il mio riferimento – dice ancora il primo cittadino – è alla vicenda dei blocchetti per le multe da destinare al Corpo (come aveva riportato ieri il quotidiano on line Monreale Press, ndr) Qualcuno in mala fede, pur sapendo che il Comune ha già provveduto con determina del 9 marzo scorso ed utilizzando anche un linguaggio che squalifica il Corpo ed anche chi lo usa, ha parlato di “carta igienica”. Dando per certa la veridicità di quanto riportato nell’articolo che utilizza una frase virgolettata, reputo inaccettabile e poco decoroso tutto ciò. Una mortificazione anche personale nei confronti di chi lavora con onestà ed impegno.

Chi ha pronunciato quelle frasi si assuma la responsabilità ed abbia il coraggio di presentarsi al sindaco, dimostrando di essersi già rivolto, prima che alla stampa, ai propri superiori gerarchici per una immediata risoluzione del problema. Credo sia una questione di dignità. Qualora ciò non accadesse, non escludo iniziative per mettere fine ad un’opera di denigrazione così evidente di un importante settore della macchina comunale e, di conseguenza di tutta l’amministrazione cittadina”.