L’estremo saluto di Monreale a Bino Li Calsi: uomo di cultura e di grande livello politico

Unanime il cordoglio per la scomparsa di una delle figure politiche più importanti degli ultimi decenni

MONREALE, 14 marzo – Nella chiesa di San Castrense, alla presenza di numerose personalità politiche, la città di Monreale ha dato oggi l’estremo saluto a Bino Li Calsi, più volte sindaco ed assessore, nel periodo compreso tra gli anni ’60 ed ’80.

Alle esequie, celebrate da don Nicola Gaglio arciprete della cattedrale e da don Antonio Crupi, parroco di San Castrense, ha preso parte pure in forma ufficiale l’amministrazione comunale con il sindaco Piero Capizzi accompagnato dal gonfalone del comune.

Presenti pure diversi sindaci del passato, che con Bino Li Calsi hanno condiviso una lunga stagione politica: da Enzo Giangreco a Nino Sirchia, ad Angelo Marceca, a Stefano Gorgone a Zino Demma, fino a Salvino Caputo e Toti Gullo.

“Con Bino Li Calsi - ha detto don Nicola Gaglio nel corso della sua omelia – va via un pezzo importante della storia di Monreale per quello che ha significato per il paese e per la Regione Siciliana”.

Don Nicola che ha tracciato un breve profilo di Bino Li Calsi, ricordandone l’operato in favore della chiesa diocesana, ha lanciato la proposta all’amministrazione comunale di intitolargli una via.

Monreale – ha detto dal canto suo il sindaco Piero Capizzi che ha rivelato di aver condiviso con Li Calsi una lunga amicizia e di averne diverse colte ascoltato i consigli – perde uno dei principali protagonisti della politica siciliana degli anni ’60-’70-’80. Il dottore Li Calsi, ha infatti contribuito allo sviluppo del nostro territorio, con un’attenzione particolare a quella rete dei servizi e progetti urbanistici. La sua azione attenta e preparata gli ha consentito di essere un capace amministratore pubblico. Ai nipoti ed a tutta la famiglia, giungano i più sinceri sentimenti di vicinanza e cordoglio".

Presente ai funerali anche l’ex direttore regionale dei Beni Culturali Pino Grado, oggi in pensione che ha sottolineato l’impegno di Bino Li Calsi per l’istituzione dei parchi regionali. “Si devono a lui” ha aggiunto, proponendo all’amministrazione comunale di chiedere al presidente della Regione Rosario Crocetta l’’intitolazione a Li Calsi di uno dei parchi dell’Isola.

“In un contesto come quello monrealese - afferma in una nota l’ex sindaco Stefano Gorgone si distingueva per la sua solida cultura, per la sua fine intelligenza politica, per la sua signorilità ed eleganza. Curò tutta la normativa relativa alla istituzione dei Parchi Regionali. Fu infatti il primo commissario dell'Ente Parco dell'Etna. A lui si deve la realizzazione di importanti opere pubbliche. In questa sede ricordo soltanto l'attuale campo sportivo. Un evento culturale di grande rilevanza fu la mostra delle opere del nostro concittadino Terruso. La scomparsa dell'avvocato Li Calsi non può non suscitare grande commozione”.

"Un uomo colto, molto intelligente e di grande sensibilità umana – è il ricordo dell’ex deputato Tonino Russo – . È stato un "politico gentiluomo" come pochi altri Monreale ne ha conosciuto. Negli ultimi tempi, provava disagio e rammarico per la sua città che non sa trovare la via per evitare il declino”.

“L'avvocato Li Calsi - dice tra le altre cose Claudio Burgio, vicesindaco ai tempi dell’amministrazione Pantuso – fu anche il promotore del movimento politico inspiratosi ad Alcide De Gasperi, un movimento di rottura all'interno della DC. che pose fine al monocolore e per la prima volta aprì le porte ad una giunta con l'allora P.C.I. Il movimento da lui voluto fece avvicinare alla politica tantissimi giovani, che vennero aggregati anche grazie alla sua passione per lo sport soprattutto della squadra del Monreale calcio di cui divenne presidente e per circa 10 anni condusse portandola dalla prima categoria alla Promozione”.

"La figura politica di Bino Li Calsi - dice Ignazio Davì, capogruppo consiliare del PD - non può che assurgere ad esempio per chi opera nel tessuto sociale e politico di questa città.
Persona colta,sempre signorile ed elegante,dotato di grande acume politico,Li Calsi rimarrà nella storia politica e non solo di Monreale,ed è doveroso dedicare ed intitolare un luogo a sua memoria".

Di Li Calsi parla pure il giornalista Gaetano Perricone, responsabile della comunicazione del parco dell’Etna, che lo definisce “grande appassionato del Vulcano Patrimonio dell'Umanità, figura di fondamentale importanza e "padre nobile" del sistema delle aree protette italiane (è stato anche il primo presidente di Federparchi) e del mondo intero, uomo di spiccata cultura. Lo ricorderò con profonda stima e affetto e lo ringrazierò per sempre per tutto ciò che ha fatto per noi che, nel mondo dei Parchi, abbiamo trascorso pezzi molto significativi della nostra vita”.