Parlano i genitori della bambina vittima dei bulli: “Andremo avanti, lo dobbiamo a nostra figlia”

Frattanto il Comune pensa all’istituzione di una task-force contro il bullismo

MONREALE, 4 marzo – All’indomani della pubblicazione sul nostro quotidiano dell’articolo riguardante il grave episodio di bullismo che ha visto protagonista, suo malgrado, una ragazzina frequentante una scuola monrealese, arriva l’intervento della famiglia.

Nelle dichiarazioni rilasciate a Monreale News, i genitori di Margherita (così abbiamo chiamato idealmente la bambina) spiegano la loro posizione ed il perché la loro decisione debba essere mantenuta. “Andremo avanti perché lo dobbiamo a nostra figlia – raccontano in una nota fatta pervenire alla nostra redazione – e ci auguriamo che le istituzioni comincino ad affrontare la problematica considerando tutti gli aspetti. Ci rendiamo conto di aver toccato un tasto dolente.

Molti si sono schierati con noi - raccontano ancora – ed ognuno, in piena libertà, ha espresso il proprio parere. Siamo consapevoli dell'aspetto giuridico e sappiamo benissimo cosa stiamo affrontando. Il nostro obiettivo non è quello di lucrare su questa situazione, perché crediamo fermamente che un indennizzo non risolva il problema, anzi ci porrebbe in una situazione ove con il vile denaro si metterebbe a tacere quanto da noi patito. In questi giorni ci siamo incontrati con i genitori dei ragazzi i quali si sono mostrati dispiaciuti. Le scuse sono state gradite ma l'assunzione di responsabilità rimane. In questa storia – concludono – non ci sono vincitori: i nostri ragazzi sono figli di un tempo dove si perdono in un mondo virtuale privo di valori”.

Parole che arrivano proprio mentre il Comune pensa all’istituzione di una task force per cercare di arginare un fenomeno, quello del bullismo, che sembra raggiungere, ormai livelli molto preoccupanti.
Stamattina, seppur informalmente, a Palazzo di città si è tenuto un incontro, al quale degli altri faranno seguito, per individuare delle soluzioni. L’idea, come spiega l’assessore alla Pubblica Istruzione, Nadia Granà, è quella di mettere attorno ad un tavolo, sotto l’egida del Comune, tutti i soggetti che realmente possano dare un contributo alla causa: dai dirigenti scolastici, alle Forze dell’Ordine, alla Polizia Municipale, alle parrocchie, alle associazioni di volontariato presenti nel territorio. “Il problema – dice l’assessore – deve essere affrontato in maniera globale e collettiva. È un fenomeno che tocca tutti e se ognuno andrà per conto proprio risultati non se ne produrranno”.