Toponomastica: via Salita Caputo si chiamerà adesso via Gesualdo Bufalino

Il cambio di denominazione dopo la delibera della giunta

MONREALE, 2 marzo – Ormai è ufficiale: a Monreale quella che fino a ieri era conosciuta come Salita Caputo, dopo la delibera di giunta firmata ieri pomeriggio dal sindaco, Piero Capizzi e dalla Giunta comunale, adesso si chiama via Gesualdo Bufalino.

Ci vorranno ancora alcuni adempimenti tecnici perché il cambio del nome della via, situata di fronte alla chiesa della Collegiata, sia inserito nello stradario cittadino, ma ormai “è cosa fatta”.
Dobbiamo risalire al dicembre del 2014 per ripercorrere le tappe di un iter burocratico che ha visto la luce proprio ieri nell'atto dell'amministrazione comunale. Manuel Croce, scrittore monrealese, si fece allora promotore di questa iniziativa, che ha portato avanti fino all'atto finale, con determinazione e caparbietà e la stessa proposta fu sostenuta anche da Manuela Quadrante, consigliere comunale. L'iniziativa ha avuto il pieno appoggio della famiglia Bufalino, della fondazione che porta il nome dell'autore di "Diceria dell'untore" e di Elisabetta Sgarbi, direttore editoriale della casa editrice Bompiani.

Si tratta di una via che per troppi anni, ed è questa la lamentela dei residenti della zona, è stata trascurata. Una tesi avvalorata dal recente crollo del tetto dell'edificio Domus Christi di proprietà della Banca di Palermo, verificatosi lo scorso 18 novembre. Ancora oggi, infatti, l'edificio è puntellato con le impalcature.
“Avere intitolato una via a Gesualdo Bufalino è stato un onore per l'amministrazione comunale di Monreale – ha detto Sandro Russo, assessore alla Polizia Municipale – che ha risposto a una precisa richiesta del territorio, colmando un vuoto che risuona ancora forte nelle coscienze di tutti. Probabilmente il nome di Bufalino non è conosciuto come altri, ma non per questo meno importante. Non bisogna dimenticare che è stato uno tra i più lucidi e intelligenti scrittori del nostro tempo.

E' opportuno, - ha concluso Russo – inoltre, sottolineare con forza l’importanza e il ruolo che gli intellettuali devono avere nella formazione delle giovani generazioni per spronarli alla curiosità e alla bellezza sin dal primo istante in cui si fa strada la loro consapevolezza di essere uomini per poter rispondere alle aspirazioni della comunità”.