L’illuminazione pubblica della Carrubbella è ormai un caso: si guasta, poi funziona, poi si riguasta…

I residenti stanchi di questo stillicidio: “Pronti a scendere in piazza”

MONREALE, 25 febbraio –I residenti credono ormai che si tratti di quasi una maledizione. Difficile, in effetti, dar loro torto: L’impianto di illuminazione pubblica del quartiere Carrubbella sembra essere in preda agli spiriti o chissà a quale sortilegio.

Sta diversi giorni senza funzionare, poi, forse per qualche intervento, torna alla normalità, ma dopo un paio di giorni, il black-out torna protagonista e un intero quartiere piomba nuovamente nelle tenebre.
Una situazione pirandelliana di fronte alla quale le soluzioni sembrano venir meno. Gli effetti ormai li conosciamo: buio pesto, sicurezza che manca e soprattutto tanta paura non appena cala l’oscurità.

E le proteste fioccano. La nostra redazione è stata tempestata ieri dai messaggi di rabbia dei residenti, stanchi ormai di vivere in un quartiere dove non si vede ad un metro di distanza e dove per evitare di mettere il piede in qualche buca (purtroppo fra i disagi anche queste vanno annoverate), c’è bisogno di usare il cellulare per vedere dove mettere i piedi. Se si considera che nella zona non ci sono esercizi commerciali che con le loro insegne possano illuminare la strada, si capisce quanto sia fitto il buio nelle ore serali e notturne.

Stavolta, però, gli abitanti della zona non si limitano a protestare: contano di organizzarsi e di scendere in piazza. “Forse – dicono – è l’unico modo per farsi ascoltare. Di fronte a questo paradosso, difficilmente riusciamo ad individuare altro soluzioni. Non ci sono lampadine da sostituire, è tutto l'impianto che fa acqua da tutte le parti. Paghiamo tutti i tributi comunali per cosa? Per patire questi disagi? Crediamo che sia arrivato il momento di dire basta”.