A Villa Savoia esposta la foto di Sakineh
La Giunta approva, frattanto, la Consulta per le Pari Oportunità
MONREALE, 7 marzo - E' stata esposta stamattina nel terrazzo panoramico di Villa Savoia, sede di rappresentanza del Comune di Monreale, la gigantografia di Sakineh Mohammadi Ashtiani.
L'iniziativa è stata organizzata dall'assessore alle Pari Opportunità Marco Intravaia in sinergia con il vicepresidente della Provincia Regionale di Palermo Pietro Alongi, che ha sponsorizzato il banner. Intanto, questa mattina sempre a favore dei diritti delle donne, è stata approvata dalla giunta presieduta dal sindaco Filippo Di Matteo, il regolamento per la istituzione della Consulta delle Pari Opportunità che adesso dovrà ottenere il parere definitivo da parte del Consiglio comunale. "Intendiamo coinvolgere tutte le associazioni locali e le rappresentanti del mondo femminile – ha dichiarato l'assessore Intravaia – al fine di promuovere iniziative a sostegno della donna e della famiglia".
"Si tratta di una consulta di grande importanza, che ci consentirà di ricevere proposte e creare le condizioni che favoriscano l'impegno Politico delle donne – fa sapere il sindaco Filippo Di Matteo. "L'esposizione del volto di Sakineh – ha aggiunto Intravaia - vuole essere testimonianza di un'attenzione al dramma di questa giovane donna iraniana in sinergia con quanto avvenuto nella comunità internazionale e come segnale che questa attenzione non scemerà fino a quando la vita di Sakineh non sarà più in pericolo".
L'Assessore per le Pari Opportunità, Marco Intravaia – recita una nota del Comune - desidera delineare un programma di attività che sia condiviso e che risponda a reali esigenze del territorio, per questo ha deciso di avvalersi della Consulta Pari Opportunità, che per la sua composizione è in grado di mettere in evidenza problematiche relative a molteplici e spesso interagenti settori della società . Alla cerimonia di questa mattina hanno preso parte, fra gli altri, il consulente per le Pari Opportunità, Lia Giangreco e gli assessori Nazzareno Salamone e Giovanni Cardullo e alcune rappresentanti di associazioni.