Via Regione Siciliana, dove le tenebre sono padrone assolute

Protestano i residenti della zona “Castellaccio”: “Non siamo cittadini di serie B”

MONREALE, 5 gennaio – I guai grossi sono cominciati lo scorso 25 marzo, quando qualcuno portò via indisturbato circa ottomila metri di cavi di rame, lasciando nelle tenebre un tratto di strada lungo quasi due chilometri e nel panico un numero consistente di abitanti.

La strada in questione è la via Regione Siciliana, che da Monreale conduce fino al Castellaccio, a San Martino delle Scale, dove – sono passati più di nove mesi ormai – il “parto” del ripristino della luce non si è ancora potuto verificare. L’inconveniente – va da sé – scatena le vibrate proteste dei residenti, stanchi ormai di vivere nell’oscurità più totale (la zona non ha nemmeno negozi, le cui insegne riescono a volte a malapena a fare un po’ di chiarore), ma soprattutto impauriti per la loro incolumità.

Facile comprendere come il buio favorisca l’azione di eventuali malintenzionati, così come renda più pericolosa la circolazione stradale. Va considerato, tra l’altro, che la strada presenta diverse curve, così come, soprattutto da qualche anno a questa parte, anche dei notevoli rigonfiamenti del manto stradale causati dal crescere delle radici degli alberi sopravvissuti, che costringono gli automobilisti a pericolose gimcane con le vetture.

“Il buio si protrae perlomeno fino al curvone panoramico – scrive una dei residenti che si è rivolta alla nostra redazione –Vorremmo sollecitare l'interesse dall’amministrazione I residenti delle periferie monrealesi non sono di serie B, pagano le tasse esattamente come gli altri e come gli altri devono poter godere degli stessi servizi”.