Si conclude l’iter amministrativo, scatta l’ordine di demolizione per otto costruzioni

La giunta decreta “l’inesistenza di prevalenti interessi pubblici”

MONREALE, 5 gennaio – Non comincia con buone notizie il 2016 per otto cittadini di Monreale, titolari di altrettanti fabbricati abusivi, per i quali scatta l’obbligo di demolizione di quanto da loro realizzato in contrasto con le norme sull’edilizia.

Nell’ultima seduta del 2015, infatti, la giunta comunale ha deliberato “l’inesistenza di prevalenti interessi pubblici” dei fabbricati in questione. Un provvedimento che, dal punto di vista amministrativo, è una presa d’atto, ma che costituisce l’ultimo step di un percorso che inevitabilmente si concluderà con la demolizione delle realizzazioni edili, sparse un su diversi punti del territorio comunale, contro storico compreso.

Un concetto, però, va chiarito: ad emettere l’ordine di demolizione non è il Comune, ma il tribunale, che, riscontrando l’assenza del rispetto della normativa vigente in materia ambientale, impone al proprietario il ripristino dei luoghi. Alla base dell’ordine di demolire deve esserci “l’insanabilità” del fabbricato, come presupposto perché si arrivi all’eliminazione di esso.
Compito del Comune, così come ha fatto l’ufficio tecnico, è quello di valutare se esista o meno, un interesse pubblico prevalente. Valutata l’inesistenza di questo, ed approvata “in linea tecnica” la perizia di demolizione, pertanto, tocca alla giunta procedere all’approvazione “in linea amministrativa” e prendere atto che le opere sono state realizzate in contrasto con gli interessi urbanistici ed ambientali. La demolizione dei fabbricati ed il successivo ripristino dei luoghi è a carico del proprietario. In caso di inottemperanza sarà il Comune a sostituirsi e questi, agendo poi in danno.