L’inciviltà non va in vacanza nemmeno per Natale: una macchina blocca Monreale per 35 minuti

Cronaca di un inferno cittadino causato da un automobilista indisciplinato

MONREALE, 26 dicembre – Sono stati “solo” trentacinque minuti. Trentacinque minuti che, però, sono sembrati tre ore. Trentacinque minuti in cui il traffico veicolare di Monreale è andato letteralmente in tilt. Motivo? Una sola macchina parcheggiata male.

È successo tutto giovedì 24 dicembre, poco dopo le 18,30, mentre la città brulicava di traffico, popolata da gente impegnata nelle ultime compere prima di tornare a casa per il cenone della vigilia di Natale. È bastato che un automobilista (che definire incivile significa volerlo rispettare, in ossequio al clima natalizio), lasciasse la sua vettura, una Mercedes grigia, lungo la via Venero, qualche metro dopo la confluenza con la via Aldo Moro, perché si creasse un caos incredibile e si mettesse sottosopra il traffico cittadino.

L’automobilista non si è posto minimamente il problema che il suo modo di parcheggiare potesse causare tutto questo putiferio: ha lasciato la sua macchina regolarmente chiusa ed è andato via, facendo perdere le proprie tracce. Con la Mercedes lasciata in quel modo, avevano difficoltà a passare già solo le macchine, figuriamoci l’autobus. Che puntualmente è arrivato (come documentano le nostre foto). Era il bus dell’Ast, che non riusciva a transitare, a causa dell’esiguità dello spazio a disposizione. Il povero autista non ha potuto fare altro che spegnere il mezzo pubblico ed aspettare che “sua signoria” si decidesse a tornare. In men che non si dica, considerato il traffico, già caotico di suo, si è formata una coda infinita, che nel giro di pochi minuti si è allungata fino al Canale ed a catena, fino alle strade che vengono prima. Anche via Aldo Moro si è trasformata in una bolgia con le macchine che arrivavano al campo sportivo.

Tutti gli automobilisti hanno cominciato a suonare inferociti, intrappolati in un incolonnamento che non lasciava loro scampo. Vittime del traffico anche due mezzi della ditta Giordano, che sopraggiungevano poco dopo. La situazione, addirittura, si è rivelata difficile anche per il transito a piedi, perché anche per i pedoni non c’era spazio per passare.
L’autista del bus, allora, ha dovuto aprire le bussole del mezzo, per consentire alle persone (c’erano pure alcune mamme con i passeggini) di poter transitare all’interno del bus, almeno a piedi.

L’atmosfera si è surriscaldata in pochi minuti. Qualcuno, inizialmente senza fortuna, ha chiamato la Polizia Municipale ed i carabinieri, chiedendo l’invio di un carro attrezzi, che però non arrivava, anche perché Monreale non dispone di questo servizio. Finalmente, dopo 35 minuti in cui i nervi erano ormai saltati, è arrivato un vigile urbano, che, “poveretto", si è pure beccato gli improperi dei presenti, ormai spazientiti per l’attesa e per essere rimasti bloccati in mezzo al traffico.

Qualche minuto dopo, un po’ trafelato, forse per aver realizzato di aver provocato tutto quel caos, è arrivato il proprietario della Mercedes, che ha evitato il linciaggio della gente, solo perché, con molto senso dell’opportunità, ha capito di essere in torto sfacciato, e si è scusato immediatamente, bloccando sul nascere, almeno in questo ha mostrato senso civico, l’onda di improperi che si era già levata nei suoi confronti e che poteva sfociare in qualcos’altro.
Velocemente si è infilato in macchina ed è andato via, cavandosela solo con 28,70 euro di multa per aver parcheggiato in divieto di sosta, con intralcio al traffico. Come dire: per usare un’espressione siciliana, “se l’è vista di lastrico”. Forse, però, la soluzione sta proprio lì: se le sanzioni fossero state dieci volte superiori, se si fosse beccato una multa da 300 euro o anche più, probabilmente la prossima volta, prima di mettere in ginocchio la circolazione di un’intera città, ci avrebbe pensato dieci volte.