Mobilità: da oggi ad Aquino e Borgo Molara i collegamenti pubblici sono off limits

Pesante il taglio delle linee Amat, che penalizza le periferie

MONREALE, 24 dicembre – Mobilità difficile per i residenti di Aquino e Borgo Molara, che da oggi si vedono cancellare le linee Amat che collegavano le borgate con Palermo. A deciderlo è stato il nuovo piano di razionalizzazione delle risorse stabilito dall’Amat.

In questo ambito, infatti, è da intendere la soppressione delle linee 364 e 365, che costituivano un importantissimo, se non fondamentale, strumento di collegamento verso il capoluogo. La soppressione è già stata notificata ai cittadini con l’apposizione di cartelli alle fermate dei bus, come documenta la nostra foto.
L’azione, come detto, rientra in un progetto a più ampio raggio, che vede il taglio di 33 linee Amat e che penalizza anche i cittadini di Boccadifalco, e San Martino delle Scale.

“Non possiamo consentire - scrivono in un documento i rappresentanti della IV Circoscrizione, il presidente, Silvio Moncada, il vicepresidente Ruggiero ed i consiglieri Tuzzolino, Fazio, Schiera, Abbonato, Buccola, Di Vincenti, Ciprì, Potenza, Lepre e Fanciuso - che un piano di razionalizzazione dei percorsi bus, isoli intere comunità amministrate - dicono - sopprimendo alcune linee e modificandone altre. In particolare vengono soppresse 33 linee fra le quali la 906 che collega Borgo Molara a via Santicelli e a via Paruta, la 923 che collega Boccadifalco a Baida e San Martino, la 364 che collega Molara a Pagliarelli. Le modifiche dei percorsi riguardano ad esempio la 380 che taglia fuori la via Sambucia".

"I cittadini stanno raccogliendo le firme e organizzando proteste civili per impedire che tale riorganizzazione entri in vigore. Siamo al loro fianco – proseguono - togliere il bus in periferia significa impedire il normale svolgimento delle azioni quotidiane come raggiungere le scuole, la banca o l'ufficio postale o semplicemente andare a fare la spesa. Chiediamo al Consiglio comunale, all'amministrazione comunale e all'Amat di sospendere immediatamente l'entrata in vigore del nuovo piano e convocare subito tutte le parti interessate, circoscrizioni e cittadini compresi, per trovare soluzioni alternative che non penalizzino intere comunità”.