Sfumature e sensazioni di un tempo lontano nella mostra di Piero Villanti

Inaugurata ieri “Confrontars”. Tanta la gente intervenuta

MONREALE, 20 dicembre - La mostra di Piero Villanti, inaugurata nel pomeriggio ieri ,sabato 19 dicembre , “Confrontars” ha fatto centro con una notevole affluenza di visitatori. Lo scenario artistico offerto di Piero Villanti ha molto incuriosito le autorità politiche e tra questi gli gli assessori al Turismo Ignazio Zuccaro alla Pubblica Istruzione Nadia Granà e Sandro Russo alla Polizia municipale.

Ha incuriosito, però, pure tanti cittadini, amici e colleghi insegnanti. Un appuntamento importantissimo grazie alla produzione dell’artista con un ricco catalogo. Uno spazio di progetti che Piero mette in campo per ricordare la mamma Anna e papà Nino. Una raccolta nata all’inizio del secolo sviluppando il concetto della dualista attraverso il numero due ripetuto in diverse sue opere. L’artista ha ricordato il padre, calzolaio, con un grosso numero di antiche forme di legno per le scarpe confezionate in tanti anni di lavoro, quando si ricorreva all’artigiano per spendere meno rispetto al negozio.
Anche la mamma , ricordata attraverso la fede religiosa con esposizione di santini. E poi una sguardo alla sartoria con tanti manichini . Mentre l’occasione della mostra diventa il veicolo appropriato per fare la conoscenza di Piero Villanti a partire dal lontano 1959 quando Piero giovane faceva parte, assieme ad altri 16 allievi, della nascita della scuola del mosaico nell’abitazione del professore , pittore e scultore Benedetto Messina . Un avvenimento storico di una scuola nata per un senso di orgoglio, si disse allora, perché si vendevano a Monreale, “terra del mosaico “ ,lavori fatti in altre località come se fossero stati realizzati a Monreale. Era ritenuto offensivo da Villanti e soci e quindi bisognava fare qualcosa


Ciò spinse il pittore Messina con questi i giovani a cercare di colmare il vuoto lasciato dai fratelli Zerbo dall’800 in poi . Con la collaborazione di questi allievi è stato gettato il seme della nuova scuola poi riconosciuta sia in campo nazionale che internazionale, nella quale Villanti impegnò tutto il suo insegnamento per oltre trent’anni. Nella mostra di Villanti traspare questa filosofia e la vasta cultura applicata con la stessa tecnica della composizione del mosaico. Come quando si prepara prima il bozzetto dipinto, poi si porta a grandezza reale, si lucidano le forme sulla carta trasparente , si effettua lo spolvero che consiste nel bucherellare i contorni delle forme da realizzare e si applica questo foglio sulla parete preventivamente preparata con calce ,sabbia e polvere di marmo. Piero Villanti continua a dare questo indirizzo con la sua impareggiabile presentazione di oggetti di varia identità.