La Gemmo: "Per orari più flessibili è necessario pagare di più"
MONREALE, 28 febbraio – Strade al buio nelle prime ore del giorno, con conseguenti disagi per i lavoratori che si spostano a qeull'ora e soprattutto per gli studenti pendolari.
Lo segnalano a Monreale News alcuni lettori che lamentano il fatto che prima dell'alba l'illuminazione pubblica non sia attiva.
"La città è buia completamente – scrive S.L. – qualche bagliore di luce filtra solo dalle imposte di qualche casa, o da qualche auto di passaggio. Nella via Venero alta, via Novelli bassa ed in piazza l'illuminazione viene data dalle insegne luminose dei pochi bar aperti".
Che sicurezza possono avere i pendolari e gli studenti che attraversano il paese per raggiungere i capolinea del bus, al buio anch'esso? Ho scopro che esiste una tabella oraria ben definita che suddivide l'intervento dell'illuminazione pubblica in tutt'Italia, n tre fasce orarie che vanno da ovest ad est, e constato che lo spegnimento a Monreale è anticipato di circa 35-40 minuti. Il tutto a discapito della sicurezza del cittadino".
La risposta è affidata a Giuseppe Tomarchio, direttore generale della Gemmo, la società che dal 2006 gestisce l'impianto di illuminazione pubblica a Monreale.
"Abbiamo un contratto Consip – spiega – nel quale sono previste le regole di accensione e spegnimento che vengono effettuate da remoto. E che vengono regolate con gli orari del sorgere e del tramontare del sole.
In alcuni periodi, come questo, può venirsi a creare la sensazione del cattivo servizio, poiché gli orari non sono completamente coperti. Non appena passerà questo periodo, probabilmente quando entrerà in vigore l'ora legale, il problema dovrebbe essere eliminato.
Se qualche comune dovesse desiderare orari diversi è necessario pagare di più. Potrebbero essere previsti orari diversi. Ma questo è difficile che succeda con il Comune di Monreale, con il quale il rapporto in passato è stato un po' sofferto. Adesso però, il Comune sta saldando il debito".