Si lamentano i residenti: “Da noi pure topi e blatte”
MONREALE, 18 novembre - Lunedì sera il crollo del tetto dell'edificio Domus Christi di salita Caputo, di proprietà della Banca di Palermo, di fronte alla chiesa della Collegiata, ha messo in evidenza lo stato di abbandono di una parte del centro storico.
È quello che lamentano i residenti di questa zona che non possono più transitare nelle due strade principali, salita Capito e via Trento, perché non solo è crollato il tetto, ma ci sono due cornicioni pericolanti e le rampe delle scale che costeggiano il santuario della Collegiata sono fatiscenti. Ma quel che più disturba è la presenza di topi e blatte. Inoltre, gli abitanti lamentano la mancanza di pulizia da parte degli operatori ecologici.
Questa strada era stata già sottoposta all'attenzione dell'amministrazione comunale quando nel novembre del 2014 lo scrittore monrealese, Manuel Croce, consegnò nelle mani del sindaco Piero Capizzi, la richiesta ufficiale di intitolare la salita Caputo allo scrittore Gesualdo Bufalino. L'autore comisano aveva ambientato il suo romanzo più famoso "Diceria dell'untore" tra Monreale e la Rocca. Un appello che fu sottoscritto da Elisabetta Sgarbi, direttore editoriale Bompiani, e caldeggiato dalla Fondazione Bufalino. Questo probabilmente avrebbe donato una maggiore riqualificazione della zona.
“Mi dispiace constatare che la nostra richiesta è caduta nel più profondo dimenticatoio della burocrazia monrealese – ha sostenuto Manuel Croce – e proprio per le aspettative culturali di questo nostro paese, la cui cattedrale è entrata a pieno titolo nel patrimonio mondiale dell'Unesco, attendevo un'immediata e pronta risposta esecutiva. Oggi ricorre l'anniversario della morte del re Guglielmo, - ha concluso Croce - che sognando ha edificato Santa Maria la Nuova; ecco, mi piacerebbe che il mio sindaco, sulle orme del re, continuasse a sognare per il suo paese, ricostruendo questa via dove degrado e abbandono regnano come principi indiscussi”.