La sicurezza sul lavoro "dimenticata", domani assemblea dei dipendenti in aula consiliare

L’iniziativa è della Cgil Funzione Pubblica. Appuntamento a partire dalle ore 11

MONREALE, 15 novembre – Gli ultimi accadimenti dell’Ufficio Tributi, dove la settimana scorsa è crollato il soffitto, mettendo a rischio la vita dei dipendenti, che l’hanno scampata bella solo perché il fatto si è verificato al di fuori dell’orario di lavoro, non può passare sotto silenzio.

Muove da questa considerazione la Cgil Funzione Pubblica, sia la Rsu cittadina che quella provinciale, per sottolineare ancora una volta il problema della sicurezza sul lavoro, convocando per domani mattina, dalle 11 alle 13, un’assemblea di tutti i lavoratori in aula consiliare.
“Il tema della sicurezza nel posto di lavoro – dice una nota del sindacato a firma del segretario Maurizio Comparetto (nella foto) – di una migliore riorganizzazione e dislocazione degli uffici che agevoli l’utenza e migliori le condizioni del traffico veicolare, sono le argomentazioni che verranno dibattute. È inaccettabile che da anni, nonostante siano state affrontate tali problematiche, si debba ancora assistere a tali scene che solo per pura fortuna non ha coinvolto i lavoratori.

E’ inaccettabile – prosegue la nota – che ancora una volta ciò si verifichi per colpa della gestione politica che negli anni non è stata in grado di programmare e progettare gli interventi che richiedevano una revisione totale dell’organizzazione del lavoro e degli immobili a servizio del cittadino.

Ancora una volta i cittadini pagheranno pegno per i disservizi che si determineranno per la chiusura forzata dei locali dell’ufficio tributi e perchè il trasferimento dei lavoratori presso altri locali di fortuna o di altri uffici, determinerà un disagio per tutti i lavoratori costretti a condividere locali sovraffollati.

Diciamo basta a queste disattenzioni – conclude la nota – Diciamo basta a dei servizi lasciati in uno stato di abbandono, ormai bersaglio di attacchi, anche mediatici, che delegittimano i lavoratori pubblici e i servizi pubblici”.