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L’attentato terroristico a Parigi, la testimonianza di un’amica della nostra redazione

| Giuseppina Miceli | Cronaca varia

“Che nessuno si muova”, il primo avvertimento durante l’attacco

PARIGI, 14 novembre – “ Nei pressi del locale è' in corso un attacco terroristico. Che nessuno si muova. Spegnerò le luci e ci rifugeremo nel cortile retrostante”. Queste le prime parole che il proprietario di un ristorante parigino del X arrondissement ha rivolto ai suoi clienti.

A raccontare quelle ore di sgomento, un’amica della nostra redazione che per motivi di svago si trova da giorni a Parigi con la figlia.

Il X arrondissement è un quartiere parigino poco lontano rispetto al luogo, la “Brasserie Flo”, uno dei locali dove a colpi di kalashnikov ha avuto luogo il primo attentato di una notte di terrore e sgomento che ha colpito non soltanto la Francia protagonista principale di un ennesimo attentato terroristico, ma il mondo intero.

“Dopo i primi momenti di panico, con grandissimi sforzi emotivi, siamo rimasti in silenzio e fuori da ogni contatto con il mondo esterno – ci fa sapere la nostra amica -. Il proprietario ha abbassato velocemente le saracinesche spegnendo tute le luci. Siamo rimasti accasciati in terra nel cortile, cercando di tenere a bada la paura. Grazie ai cellulari ricevevamo qualche aggiornamento sulla situazione ma il rumore degli spari e le urla umane ci avvertivano di un pericolo troppo vicino. Siamo rimasti in quella situazione per un paio di ore, poi e con estrema cautela, siamo usciti dal locale correndo via velocemente. Intorno urla, sirene spiegate, polizia e gente che correva senza meta. E' stata una carneficina. C'era sangue dappertutto. Approfitto di safety facebook per tranquillizzare tutti. Stiamo bene anche se sconvolti”.

 

 

· Enzo Ganci · Editoriali

MONREALE, 31 dicembre – Gli eccessi alimentari che caratterizzano le giornate in molte delle case del nostro territorio non devono farci distogliere lo sguardo da ciò che ci ha detto e ci ha lasciato quest’anno in eredità.

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