Firenze, Papa Francesco incontra anche il maresciallo Giuseppe Giangrande

Il carabiniere aveva espresso il desiderio di incontrare il Pontefice

FIRENZE, 10 novembre – Il Papa in piazza Santissima Annunziata a Firenze nella basilica ha pregato con un gruppo di malati. Tra loro anche il maresciallo monrealese Giuseppe Giangrande, il carabiniere rimasto gravemente ferito davanti a Palazzo Chigi il 28 aprile 2013.

“Papa Francesco ha benedetto tutti i presenti, ha donato a ciascun malato un rosario e un santino, e, per quanto riguarda mio padre, quando l'ha avvicinato l'ha ringraziato per il suo sacrificio e anche per il lavoro che fanno per lui i carabinieri e le altre forze dell'ordine". Lo ha raccontato Martina Giangrande, figlia del sottoufficiale dell'Arma Giuseppe Giangrande ferito nel 2013 davanti a Palazzo Chigi e che oggi era tra gli ammalati incontrati dal Papa nella chiesa di Santissima Annunziata. "Sono anche molto contenta - ha aggiunto Martina Giangrande - che mio padre abbia potuto stringere la mano al Papa, una cosa che gli ha fatto un immenso piacere".
E' stato un emozionate momento di raccoglimento intorno a mezzogiorno nella Basilica della Santissima Annunziata, dove il Pontefice si è fermato in preghiera “a porte chiuse” e senza omelia dopo essere uscito dal Convegno Ecclesiale Nazionale in Duomo e prima di raggiungere la mensa della Caritas dove è previsto il pranzo con i poveri.

All’interno della basilica anche il maresciallo Giangrande, 53 anni, del 6° Battaglione Toscana, rimasto invalido dopo essere stato gravemente ferito a Roma il 28 aprile 2013 durante una sparatoria davanti a Palazzo Chigi dove era di servizio con i colleghi del suo reparto.

Giangrande, assistito da sempre dalla figlia Martina e dalla vicinanza dell’Arma dei Carabinieri, è stato ricoverato a lungo in ospedale e solo da pochi mesi è tornato nella sua casa di Prato. Da tempo aveva espresso desiderio di poter incontrare il Papa. Tempo fa arrivò a casa una telefonata dal Vaticano. Era la premessa dell’abbraccio che si è concretizzata oggi a Firenze.