Rifiuti, procede l’iter per l’affidamento del servizio, ma scoppia la grana dei “rinunciatari”

“Non siamo stati messi nelle condizioni di manifestare la nostra volontà”

MONREALE, 3 novembre – Mentre procede l’iter avviato dal Comune, che porterà all’affidamento del servizio di raccolta rifiuti alla ditta che risulterà vincitrice dalla “procedura negoziata” che al momento è in fase di svolgimento, scoppia la grana dei lavoratori che hanno detto no all’accordo sindacale.

Sono circa una ventina i dipendenti dell’ormai fallita Alto Belice Ambiente spa che hanno rifiutato la proposta venuta fuori dal tavolo di concertazione convocato lo scorso 30 settembre, che ha stabilito che tutti i dipendenti che saranno assegnati alla ditta vincitrice, grazie alla cosiddetta “clausola di salvaguardia”, saranno messi a trenta ore settimanali con il secondo livello di inquadramento.

I rinunciatari, che adesso si rivolgono alle organizzazioni sindacali, oltre che al Comune di Monreale, chiedendo l’istituzione di un tavolo tecnico per una revisione dell’accordo, “precisano che detto accordo non tiene conto delle ulteriori figure professionali e quindi delle mansioni svolte” sottolineando come “la mancata accettazione non debba intendersi quale rinuncia della proposta di lavoro formulata dall’amministrazione comunale”. In sostanza: l’assenso alla proposta dell’amministrazione comunale, nel loro dire, potrebbe essere anche manifestato fra tre mesi alla fine del contratto che legherà l’amministrazione comunale alla ditta incaricata per l’espletamento del servizio di smaltimento dei rifiuti.

I dipendenti, inoltre, lamentano di non essere stati messi nelle condizioni di manifestare la loro disponibilità a causa della mancata formulazione, all’interno dell’accordo sindacale che tenga conto delle ulteriori figure professionali, anch’esse necessarie allo svolgimento del servizio di raccolta dei rifiuti, diverse dall’operatore ecologico di secondo livello, cosi come evidenziato e richiesto anche dalle sigle sindacali nel verbale di incontro del 30 settembre scorso.

I sottoscrittori della lettera parlano di “proposta alquanto discriminante”, motivo per il quale, appunto, chiedono l’istituzione di un tavolo tecnico alla presenza delle sigle sindacali al fine di concordare con le stesse una soluzione che tenga conto delle ulteriori figure professionali, figure che peraltro il Comune ha inserito nel suo Piano ARO già approvato, ed esistenti all’interno del bacino composto da 69 lavoratori già operanti nel territorio di Monreale”.