Forestali, proroga dei contratti fino a lunedì poi rischio licenziamento

Monti sono impegnati nei comuni (c’è anche Monreale) per la vori di pulizia strade

PALERMO, 24 ottobre - Saranno prorogati fino a lunedì i contratti degli operai forestali cosiddetti “settantottisti”, circa 2750 a Palermo e provincia. Se entro l'inizio della settimana non giungeranno notizie sui fondi, verranno definitivamente licenziati.

A dare la comunicazione ai sindacati presenti ieri mattina, nel giorno della protesta che si è tenuta in piazza Indipendenza, a Palermo, è stato il dirigente dell'Azienda Foreste.

“Forse non è chiaro: questi operai - spiega Adolfo Scotti segretario Fai Cisl Palermo Trapani - svolgono importanti interventi per la messa in sicurezza dei territorio boschivi, necessari in questo periodo per evitare che il terreno possa franare. Ci sembra davvero irresponsabile fermare questa attività, per non parlare della ennesima grave crisi occupazionale che colpirebbe il nostro territorio. La Regione garantisca la continuità recuperando le risorse necessarie in attesa della delibera del Cipe”.
“L’Azienda provinciale foreste ci ha comunicato che lunedì tutti i forestali concludono le ore di lavoro. Da martedì pertanto saranno ufficialmente licenziati – dichiara il monrealese Tonino Russo, segretario della Flai Cgil – A partire da oggi i lavoratori sono in mobilitazione e la protesta si ingrosserà nei prossimi giorni”.
Al sit-in di ieri, infatti hanno partecipato anche un centinaio di lavoratori che hanno già concluso da stamattina le ore ed entro il 31 ottobre completeranno le ore anche i lavoratori di tutte le altre province.
Al danno si è aggiungerebbe anche la beffa, perché, secondo quanto riportato da alcuni sindacalisti, proprio in questi giorni i lavoratori del comparto sono stati impegnati nei comuni della provincia di Palermo (Monreale è fra questi) per opere di protezione civile e di messa in sicurezza del territorio, per i danni provocati dal maltempo.
Vicenda alquanto delicata, da quanto si evince da una dichiarazione del leader della Uil, Claudio Barone: “Siamo in perenne emergenza, la gente è disperata e c'è il rischio che non risponda più delle proprie azioni - aggiunge - La tensione è salita a dismisura e c'è il rischio che la piazza diventi incontrollabile. Il presidente Crocetta deve assumersi le proprie responsabilità e promulgare atti che consentano di risolvere subito questa emergenza oppure prenda atto che il governo regionale è al capolinea”.

“Bisogna allontanare il rischio di licenziamento e programmare una volta per tutte una serie di interventi sul rischio idrogeologico del nostro territorio – Afferma Daniela De Luca segretario Cisl Palermo Trapani -. L’emergenza complessiva è ormai conclamata, non è con i continui rimpasti di governo che si possono tamponare le falle della mancanza di una politica attenta ai problemi delle città”. De Luca conclude “serve un confronto continuo non solo con le parti sociali ma anche fra i diversi livelli istituzionali, locale, regionale e nazionale, perché la grave emergenza che stiamo vivendo deve coinvolgere tutti sulle priorità e strategie a cominciare proprio dallo stato di dissesto del territorio continuamente soggetto alle frane che stanno causando danni a tutte le realtà economiche e ai cittadini”.