Da Monreale alla “Folgore”: i tre fratelli monrealesi Costa nel ricordo di El Alamein

Roberto, Gianluca e Samuel da anni, ormai, nel Corpo dei Paracadutisti

MONREALE, 19 ottobre – Venerdì prossimo, 23 ottobre, giorno in cui ricorre il 73° anniversario della battaglia di El Alamein, in cui si commemorano “i Leoni della Folgore”, sarà un giorno particolare per i tre fratelli monrealesi Roberto, Gianluca e Samuel Costa: tutti e tre in servizio presso il prestigioso corpo dei paracadutisti.

Tre fratelli nella brigata della Folgore costituiscono un caso più unico che raro: tutti e tre militari e parà. Sono monrealesi e figli di Giuseppe e mamma Maria Sarrica: Roberto graduato in servizio a Pisa e che ha partecipato a missioni in Bosnia e in Kossovo ; Gianluca ,sottufficiale a Livorno e già in Iraq e Afghanistan; Samuel, graduato a Pistoia e tre volte in Afghanistan, vengono menzionati nella loro città natia e fra gli amici, come persone che onorano la parte migliore dei cittadini che scelgono una prospettiva di vita fuori dalla loro terra.

L’occasione per parlare dei tre fratelli Costa viene portata a conoscenza, come detto, in occasione della ricorrenza che avverrà venerdì 23 ottobre per il 73°anniversario della battaglia di El Alamein dove verranno commemorati quelli che passarono alla storia come “I Leoni della Folgore” . “Dobbiamo davvero inchinarci davanti ai resti di quelli che furono i leoni della Folgore”,
Con queste parole ,pronunciate alla Camera dei Comuni di Londra, Winston Churchil rese onore all’eroico sacrificio dei soldati italiani a EI Alamein.

“Ed è con questo spirito che ancora oggi lavoriamo in Italia e all’estero – dice Gianluca – io ,mio fratello Roberto e Samuel già da diversi anni. Siamo partiti giovani, uno dopo l’altro, lasciando cari ed amici ,ma consapevoli di trovarne degli altri. La Folgore è una grande famiglia, dove ci si aiuta l’uno con l’altro e non lasciamo mai nessuno dietro. Siamo cresciuti in questa famiglia e di esperienza ne abbiamo fatta molta. Ognuno di noi ha gioito per i propri successi personali nel superare dure prove fisiche che la specialità richiede ,ma abbiamo anche conosciuto il volto della paura e la rabbia nel perdere amici.

La Folgore si fonda su valori etici, come il rispetto, l’onestà e la lealtà e da questi viene fuori lo spirito di corpo e io, Roberto e Samuel non possiamo che essere fieri di farne parte”.
Nel luglio dell’anno scorso Roberto decise di tornare nella sua città per convolare a giuste nozze. Il fatidico “si” pronunciato sotto il Cristo Pantocratore, del duomo di Monreale con la promessa sposa Carla. Un rito celebrato da don Ferdinando Toia ,presidente della Caritas della Diocesi di Monreale.