Il cardinale Paolo Romeo incontra i giovani volontari della Caritas di Monreale

L’alto prelato ha ricordato la figura di don Pino Puglisi

MONREALE, 16 ottobre – È stata una bella sorpresa per il gruppo dei ragazzi che prestano servizio civile presso la Caritas diocesana di Monreale quella di poter incontrare il cardinale Paolo Romeo durante un incontro di formazione generale a Palermo qualche giorno fa.

Ad un mese dall'inizio del servizio civile l’alto prelato che è anche presidente della Caritas diocesana di Palermo, ha voluto incontrare i circa 40 giovani che prestano servizio sia nelle strutture di Palermo, che i sei ragazzi di Monreale. Non si è trattato di un semplice saluto e della benedizione ma il cardinale ha voluto raccontare ai giovani il valore fondamentale e l'importanza che il servizio civile svolge nella nostra società, partendo dall'obiezione di coscienza, che affiancava il servizio militare, fino alla scelta dello Stato di abolire la leva e dare ai ragazzi la possibilità di fare qualcosa di utile per la società.

Il gruppo di Monreale si occupa di dispersione scolastica, mentre i gruppi di Palermo svolgono la loro attività di sevizio verso gli immigrati e i più poveri.
“Per noi questo è stato un primo momento di verifica – ha detto Mario Sedia, vice direttore della Caritas di Palermo – nel quale abbiamo spiegato, insieme a Raffaele D'Anna (attivista della Caritas, ndr), quali sono le quattro caratteristiche del servizio civile nazionale”.
Quest'ultimo, coma ha spiegato Sedia, si fonda sul servizio diretto agli “ultimi” cioè faccia a faccia con la povertà, è rivolto al territorio. È un servizio in cui la formazione è continua ed è una comunità intera che si muove nella stessa direzione: la solidarietà.

Il cardinale Romeo ha incantato la platea con le sue parole rivolte a spiegare ai ragazzi l'azione di Don Pino Puglisi e il suo grande esempio.
“Nella sua vita sacerdotale, durata 33 anni, Don Puglisi - ha sostenuto il cardinale - ha sempre svolto il suo servizio nella formazione permanente all'interno di una comunità in cammino e queste convinzioni le ha portate anche a Brancaccio. Purtroppo non tutti credono che esistono i volontari, - ha concluso Romeo - che svolgono il loro servizio verso gli altri, in particolare verso gli immigrati che sono fratelli come noi, gratuitamente. Questo per noi è il volontariato in Caritas ”.