Gestione Complesso Guglielmo, MCL: “Il metodo dell’amministrazione desta perplessità”

“Serve ed auspichiamo discontinuità rispetto al passato”

MONREALE, 30 settembre – “Desta perplessità, a nostro giudizio, il metodo dell’amministrazione che pone la città di fronte alla scelta “sic et simpliciter” di affidare ai privati del Complesso Monumentale Guglielmo II.

Ad affermarlo è il Circolo di Monreale del Movimento Cristiano Lavoratori che ha aperto i battenti lo scorso 2 settembre. “Non è una scelta nuova, purtroppo – si legge in una nota del presidente Fabio Billetta – quella di compiere una scelta parziale e autonoma, facendo proprio il piano economico e finanziario della precedente amministrazione: serve e auspichiamo invece una discontinuità metodologica e dei contenuti rispetto al passato.

La gestione del Complesso Monumentale Guglielmo II, col riconoscimento Unesco, auspichiamo che avvenga con una visione politica ampia invece che localistica, capace di condurre a scelte di alto profilo manageriale. Diversamente, scelte localistiche rispetto invece a un contesto internazionale, rischiano di creare aspettative sociali e lavorative difficilmente perseguibili.

Oggi grazie all’Unesco, esiste un percorso arabo-normanno, che ha già dimostrato l’importanza della questione, mettendo in campo straordinarie relazioni istituzionali: Ministero dell’Interno; direzione Centrale per l’Amministrazione del Fondo Edifici di Culto; Ministero dei Beni e per le Attività culturali e del Turismo; Ufficio Patrimonio Mondiale Unesco; la Regione siciliana; Comune di Palermo; Comune di Cefalù; Arcidiocesi di Palermo; Arcidiocesi di Monreale; Arcidiocesi di Cefalù; Fondo Edifici per il Culto; Eparchia di Piana degli Albanesi; Fondazione Patrimonio UNESCO Sicilia; Fondazione Sicilia; Fondazione Federico II.

Auspichiamo e chiediamo quindi che tutto non finisca col fatto che bisogna dare la gestione ai privati: il progetto si muova nel coinvolgimento di Istituzioni e stakeholders di caratura internazionale. Così come accade in tutti i siti internazionali riconosciuti dall’Unesco. Dove il riconoscimento è una opportunità e una prospettiva per la città”.