San Cipirello, lo smaltimento dei rifiuti lo curerà una ditta privata: assumerà 11 dipendenti dell'ex Ato

Accordo per tre mesi per 184 mila euro. Previsti pure servizi aggiuntivi

SAN CIPIRELLO, 18 settembre – Il Comune affida la raccolta differenziata dei rifiuti ad una ditta privata, che assumerà undici ex dipendenti della fallita “Alto Belice Ambiente spa”. Si è concluso nei giorni scorsi l’iter della procedura negoziata per l’affidamento per tre mesi del servizio di spazzamento, raccolta e trasporto allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani differenziati e indifferenziati.

184.472 euro sarà il costo complessivo per tre mesi di servizio, che, a partire dal 1° ottobre, prevede anche due interventi di disinfestazione, derattizzazione e diserbo. Ad aggiudicarsi la gara è stata l’impresa jatina “Co.ge.si. srl” di Stefano Lo Greco. La ditta locale ha vinto con un ribasso del 2% su un importo a base d’asta di 84.458 euro, relativo ai soli costi del servizio. Esclusi la spesa per il personale e gli oneri di sicurezza, che non sono soggetti a ribasso. L’avviso esplorativo, pubblicato il mese scorso, prevede una “clausola di salvaguardia” per l’assunzione di tre autisti e otto operatori ecologici provenienti dall’ex Ato Palermo 2, sospesi a gennaio e da allora senza retribuzione né ammortizzatori sociali. E per i quali c’è stato il nulla osta del curatore fallimentare Cristina Bonomonte.

I lavoratori, fermi da mesi, verranno formalmente licenziati dalla società di scopo in cui erano transitati e riassorbiti a tempo determinato dalla ditta privata. “Con l’avviso di evidenza pubblica – commenta il sindaco Tonino Giammalva – abbiamo raggiunto due obiettivi: interrompere il ricorso allo strumento del 191, usato per gestire l’emergenza, e aver salvaguardato l’occupazione degli indici dipendenti che prestavano servizio nel nostro Comune per conto dell’Ato. Per mesi – fa notare il sindaco – abbiamo atteso invano una soluzione da parte della Regione e della curatela”.

A rispondere all’avviso pubblico del Comune erano state sette ditte, cinque della quali sono state però escluse perché risultate prive dell'abilitazione all'esercizio delle attività di derattizzazione e disinfestazione, richieste dall'avviso. Fra le estromesse figura anche la “Trade eco service” di Bolognetta, che da gennaio ad oggi ha gestito il servizio con l’applicazione dell’articolo 191.

(fonte vallejatonews.it)