Un anno fa era pulita, adesso sulla "panoramica" tornano le erbacce

Più degradata la parte "palermitana" del tratto

MONREALE, 30 agosto – L’anno scorso, di questi tempi, era tutto un susseguirsi di iniziative di ripristino del decoro urbano e di pulizia stradale, in vista della visita del commissario Unesco, Martin Almagro, avvenuta poi a metà settembre.

Quest’anno, invece, la situazione sembra essere tornata all’anno zero. La strada panoramica che dalla Rocca porta fino a Monreale non presenta più, come faceva un anno fa, i canoni di decoro che si addicono ad una strada che collega due importanti monumenti di recente diventati patrimonio mondiale dell’Unesco.
Ci vuol poco a capire come la strada tutta in salita, percorsa quotidianamente da turisti duretti al duomo normanno edificato da Guglielmo II, sia un vero e proprio biglietto da visita, che a volte è in grado di fare la differenza nei ricordi e nel vissuto di ogni visitatore.

In questo caso, però, fortunatamente, Monreale batte Palermo con un punteggio piuttosto largo. Nel senso che è la parte palermitana, infatti, rispetto a quella monrealese a versare in condizioni di maggiore degrado. Con un pizzico di soddisfazione da monrealesi, ma poi mica tanto, considerato che la strada è unica, notiamo che il tratto “nostro”, se si eccettua qualche cespuglio, appare come abbastanza dignitoso. Cosa che non accade, purtroppo, per la parte palermitana, dove voluminosi cespugli e pericolosi rovi fanno da cornice (come testimoniano le nostre foto) ad un tratto che dovrebbe presentare ben altro decoro. Una coltellata proprio per il decoro, ma anche un poetenziale pericolo per chi passa a lì, soprattutto se in moto.

L’anno scorso a mettere tutti d’accordo fu una stretta sinergia tra le amministrazioni comunali di Monreale e Palermo a risolvere la situazione e a rendere la strada panoramica un colpo d’occhio che strappò anche un sorriso al commissario Unesco, proveniente dalla Spagna.
Un’altra azione congiunta potrebbe ridare pulizia al tratto nel rispetto di un percorso turistico che dal 3 luglio scorso, cioè dall’ormai famosa proclamazione di Bonn, merita ben altra attenzione.