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La panoramica per San Martino delle Scale: paradiso per i meccanici, incubo per gli automobilisti

| Enzo Ganci | Cronaca varia

"Colpa" delle radici dei pini, sempre più "invadenti"

MONREALE, 20 agosto – Si lamentano i residenti di via Regione Siciliana, la strada che collega Monreale a San Martino delle Scale. Gli alberi di pino, infatti, hanno progressivamente sollevato il manto stradale e la circolazione diventa sempre più pericolosa.

A voler fare una battuta, gli unici contenti di questa situazione possono essere soltanto i meccanici, pronti a riparare le frequenti rotture di balestre e semiassi nelle quali è facile incorrere percorrendo l’arteria diretta alla frazione montana, soprattutto nelle ore notturne, quando la visibilità è decisamente minore.
I pini, tra l’altro, in molti casi estendono le loro radici in senso orizzontale, proprio sotto la superficie. A questa situazione non fa eccezione la strada lungo la quale gli alberi crescono ormai da diversi decenni (o meglio quelli che restano dopo i numerosi incendi che hanno caratterizzato le stagioni precedenti).

In alcuni punti, spesso nascosti dalle curve, è necessario ridurre di parecchio la velocità, poiché le radici fungono da veri e propri “dissuasori”, incappando nei quali è facile provocare, nella migliore delle ipotesi, seri danni alla trasmissione delle vetture, oltre che rischiare di causare dei pericolosi incidenti stradali.
“Questa strada è una vera e propria trappola – afferma uno dei residenti, già protagonista involontario di un episodio nel quale la propria vettura è rimasta fortemente danneggiata. Occorre che qualcuno se ne prenda cura, altrimenti saranno numerosi gli incidenti. Mi auguro che il Comune se ne faccia carico al più presto, nel frattempo esorto tutti gli automobilisti a stare con gli occhi ben aperti e ridurre sensibilmente la velocità d’andatura”.

 

 

· Enzo Ganci · Editoriali

MONREALE, 31 dicembre – Gli eccessi alimentari che caratterizzano le giornate in molte delle case del nostro territorio non devono farci distogliere lo sguardo da ciò che ci ha detto e ci ha lasciato quest’anno in eredità.

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