Caccia al cinghiale? Occorrono prudenza e grande esperienza

I consigli di Silvio Terzo, coordinatore provinciale dell'Anca

MONREALE, 14 agosto – Prudenza e soprattutto grande esperienza. Questi gli ingredienti che occorrono quando si decide di effettuare una battuta di caccia al cinghiale. I consigli li dà Silvio Terzo, consigliere comunale e coordinatore provinciale dell’Associazione Nazionale dei Cacciatori.

Terzo parla sulle colonne del Giornale di Sicilia di oggi, in una lunga intervista rilasciata a Giovanni Villino, nella quale affronta il difficile tema della caccia ai grossi suidi, saliti, purtroppo, alla ribalta delle cronache, dopo l’episodio accaduto sabato scorso nelle campagne di Cefalù, dove un anziano di 77 anni è morto a seguito di un attacco di un grosso cinghiale, mentre sua moglie, una donna di 73, è rimasta ferita nella stessa circostanza.
Terzo, esperto nella caccia al cinghiale, sostiene la necessità di dotarsi di cani nel dare la caccia ai suidi, utili a stanare le prede ed in grado di individuarli a diverse decine di metri di distanza.
Nel corso dell’intervista il coordinatore provinciale dell’Anca sostiene l’opportunità che ad effettuare “l’abbattimento selettivo” proposto dalla Regione sia cacciatori esperti, per non sottrarre gli uomini del Corpo Forestale ai compiti istituzionali.
“Non lasciare mai i sentieri quando si fanno delle escursioni – raccomanda Terzo – e non portarsi mai appresso i cani, che con il loro abbaiare stuzzicherebbero i cinghiali. Se si incontrano questi occorre cambiare direzione e se si dovesse essere inseguiti è necessario trovare un rifugio su una roccia o su un albero”.
Sui metodi da utilizzare in caso di caccia al cinghiale, Terzo consiglia: “Muoversi in squadra, con i collegamenti via radio tra i vari componenti. Non appena i cani individuano la presenza del cinghiale cominciano ad abbaiare. I cacciatori devono stare fermi e sparare non appena il cinghiale è visibile. Se qualcuno del gruppo si sposta deve avvisare gli altri via radio. Occorre essere molto cauti, stare tutti ben visibili. Occorrerebbe un periodo di addestramento di tre anni prima di poter andare a caccia”.