Si allaga l'Ufficio Tributi del Comune: pericoli per l'incolumità dei dipendenti

Calcinacci e terra e pareti scrostate. Protestano gli impiegati. Il VIDEO

MONREALE, 11 agosto – Che le condizioni dell’Ufficio Tributi del Comune fossero davvero precarie è storia antica. Che l’ufficio si allagasse dopo il nubifragio odierno è notizia di poche ore fa. Pozzanghere , intonaco scrostato, calcinacci a terra. Si presentavano così i locali stamattina dopo il temporale.

In queste condizioni si sono ritrovati in men che non si dica i dipendenti dell’Ufficio Tributi del Comune di piazza Inghilleri, ubicati al secondo piano, dopo che un violento nubifragio, nel corso della mattinata, si è abbattuto sul Monrealese con violenza inaudita.

Corridoi allagati, così come due stanze dell’ufficio, dove era impossibile lavorare, oltre che estremamente rischioso sostare: assenti infatti le condizioni minime di sicurezza. L’edificio, va ricordato, fa parte di un unico complesso architettonico che comprende anche il Corpo di Polizia Municipale, interessato da lavori di ristrutturazione a causa di problemi analoghi, legati alla sicurezza, perché i continui allagamenti, dovuti alle infiltrazioni d’acqua, creavano seri problemi all’incolumità dei dipendenti e dell’utenza.

Probabilmente, per quel che riguarda il tetto e le pareti, la prima “mazzata” era arrivata ieri con la pioggia pomeridiana. Oggi, invece, è stato inferto il colpo di grazia, quando la furia dell’acqua piovana si è abbattuta con forza, creando danni a macchia di leopardo su tutto il territorio. Né la situazione sembra destinata al miglioramento, se dovessero essere confermate le previsioni meteo che promettono pioggia anche per oggi e domani.

Circa un’eventuale dichiarazioni di inagibilità dei locali interessati dall’allagamento odierno dovranno pronunciarsi, come accade in questi casi, i Vigili del Fuoco, che, però, a quanto risulta ala nostra redazione, non sarebbero stati chiamati, probabilmente per timore che l’intero stabile possa essere dichiarato fuori uso.

Il fatto, ci vuol poco ad immaginarlo, comporterebbe un serio problema organizzativo, poiché dovrebbero essere reperiti dei locali idonei alternativi.

Protestano, frattanto, i dipendenti: “Mancano le condizioni minime di sicurezza. Quando ci si occuperà di questa problematica? Quando succederà una tragedia? Se si fosse tratatto di una scuola, sarebbe già intervenuto il ministro, invece no dipendenti comunali siamo “carne da macello”. Questi locali sono inidonei a consentire la permanenza dei dipendenti e dell’utenza. Sono gelidi d’inverno e torridi d’estate. Lavorare così è impossibile”.