Dovrà essere approvato l'emendamento 455. Se ne parlerà alla ripresa dei lavori
MONREALE, 11 agosto – Se pensavano di poter trascorrere un Ferragosto all’insegna di una certa tranquillità, magari con la certezza di vedere ben avviato il percorso verso il rientro al lavoro, i dipendenti dell’ex Ato Palermo 2 per il momento dovranno invece ricredersi.
La strada che porterà verso un passo concreto in direzione dell’inquadramento lavorativo si è momentaneamente interrotta. Se ne parlerà a settembre.
Ieri, infatti, l’Assemblea Regionale Siciliana, presso cui si era pure recata una delegazione di dipendenti monrealesi, ha deciso di rinviare tutto a dopo le ferie di Ferragosto, che – come è noto – non risparmiano nessuno, anche se in mezzo ci sono questioni importanti.
Dopo il 2 settembre, pertanto, l’Ars prenderà in esame l’approvazione dell’ormai famoso emendamento 455, a firma del governatore Crocetta, relativo all’approvazione delle dotazioni organiche da parte delle Srr. Un provvedimento che, su scala regionale, riguarda migliaia di lavoratori e quindi di famiglie.
Sarà necessaria l’approvazione di questo atto perché la Srr “Palermo Provincia Ovest”, presieduta da Filippo Di Matteo, che comprende anche Monreale, possa dire sì a sua volta alla propria dotazione organica, che – lo ricordiamo – per la cittadina normanna interessa 69 operatori e 7 amministrativi.
Perché la macchina possa mettersi in moto in direzione della ripresa lavorativa degli ex impiegati, è necessario, però, che i dipendenti vengano licenziati. Questo passaggio avverrà, con ogni probabilità a fine agosto, quando è in programma un incontro tra la curatela della Belice Ambiente spa, rappresentata dall’avvocato Cristina Bonomonte e le organizzazioni sindacali. Impossibile affrontare l’argomento adesso, considerato il periodo di ferie, di cui stanno godendo un po’ tutte le parti in causa.
Soltanto con questi due passaggi (approvazione dotazione organica e licenziamento), i Comuni potranno stabilire quale percorso intraprendere. Per Monreale la strada che sembra al momento più accreditata è quella della esternalizzazione del servizio. Il Comune, in pratica, emetterà un bando pubblico, invitando gli operatori del settore a far pervenire una “manifestazione di interesse” a delle condizioni che saranno fissate in un capitolato. Sulla base di queste, gli eventuali partecipanti al bando potranno individuare la cifra alla quale sono disposti a rendere il servizio.
Il capitolato, però, come conferma il sindaco Capizzi, conterrà una “clausola sociale”, grazie alla quale la ditta aggiudicataria dovrà prendere in carico gli operai dell’ex Ato, che in questo modo, verrebbero utilizzati dalla ditta stessa. Di più, al momento , è difficile dire. Con le ferie ferragostane che incalzano, quasi tutti i telefonini trillano invano.