La Galleria Civica è un flop: l'incasso è di soli 1.044 euro nei primi sei mesi del 2015

Solo 348 i biglietti staccati. Occorre una inversione di tendenza

MONREALE, 9 agosto – Una Ferrari che cammina come una Panda. Forse potrebbe essere questo il paragone più calzante pensando a quello che rende oggi il museo della Galleria Civica al complesso Guglielmo. Un polo d’attrazione turistica, sì, ma, almeno per il momento….. solo sulla carta.

È di venerdì scorso la determina dirigenziale che fotografa la situazione relativa alle somme in entrata, derivanti dal pagamento del biglietto per i visitatori del complesso nel quale, come è noto, sono custodite tante opere preziose, anche di autori prestigiosi. Una su tutte: la “Natività” dello Stomer, un vero gioiello pittorico, che non sfigurerebbe nemmeno al Louvre o agli Uffizi. Ebbene, come ufficializza il Comune sul suo albo pretorio, l’ammontare delle entrate per i primi sei mesi del 2015 è di soli 1.044 euro, frutto di soli 348 biglietti staccati. Come dire: una vera e propria miseria per un luogo di sicuro interesse storico ed artistico, che probabilmente meriterebbe maggiore rilievo e magari di essere inserito nei tour organizzati dei turisti, sperando di poter uscire dal “collo della bottiglia” che obbliga i visitatori ad un paio di scatti al duomo, magari uno al chiostro e poi via da Monreale, in direzione Palermo o di altre destinazioni turistiche.

Un vero e proprio flop, senza bisogno di usare giri di parole, sul quale, obbligatoriamente, l’amministrazione comunale sarà chiamata ad una seria riflessione. Il costo del biglietto, così come si evince dalla determina, dal 2008 ammonta a tre euro, che era stato individuato per adeguarlo “alle più diffuse cifre di mercato”. Forse sarebbe meglio, e magari più dignitoso, non far pagare nulla.

O altrimenti, abbandonando l’ironia, concordare dei percorsi unici, comprendenti Duomo, Chiostro, Museo Diocesano e Galleria Civica, in modo che tutti i gestori (Curia, Regione, Comune) possano beneficiarne ed evitare di ritrovarsi in presenza di una beffa come questa, che non fa onore alla città di Monreale e che Monreale non merita. La recente inclusione nel patrimonio Unesco potrebbe cominciare a portare benefici, magari cominciando da qui.